
[20/07/2011] News toscana
Un'azienda del territorio pisano protagonista nella fase emergenziale in Giappone. Si tratta della Scl, Società chimica di Larderello (PI), che produce acido borico. Il sisma e lo tsunami dell'11 marzo scorso in Giappone hanno innescato il disastro della centrale nucleare di Fukushima (rispetto alla quale non possono essere dimenticate le responsabilità umane) e, per limitare la fuoriuscita di particelle radioattive è stato necessario impiegare una enorme quantità di acido borico - che ha la caratteristica di contenerle, a patto che sia puro.
Dalle altre centrali giapponesi e poi da quelle di tutto il mondo (Electricité de France, la Corea Hydro & Nuclear Power, PG&E e FP&L negli Stati Uniti) sono state trasferite a Fukushima riserve di acido borico prodotto proprio dalla Scl, che ha sede a Pomarance. Quindi l'azienda ha aumentato la produzione, per gli impianti nucleari giapponesi e per ricostituire le riserve di acido borico di quelli degli altri Paesi.
Passata l'emergenza, oggi una delegazione della Kansai Electric Power & Co (principale compagnia elettrica giapponese e opinion leader nel settore nucleare), è venuta a ringraziare la Scl per l'apporto dato al paese del Sol Levante in un momento difficile. La delegazione nipponica è stata accolta nella sede della provincia di Pisa alla presenza dei vertici dell'azienda di Larderello.
«La nostra comunità è vicina al vostro popolo - ha dichiarato il presidente della provincia, Andrea Pieroni - e siamo orgogliosi che questi sentimenti si siano concretizzati anche in un aiuto giuntovi da parte di un'azienda storica del territorio come la Scl di Larderello». Dopo l'incontro la delegazione, che rimarrà in Toscana fino a venerdì, si è recata allo stabilimento della Scl per vedere il processo di produzione di acido borico ad alta purezza destinato al settore nucleare.