
[21/07/2011] News
Un'indagine promossa da Assobioplastiche e condotta da Ispo (Istituto per gli studi sulla pubblica opinione), diretta da Renato Mannheimer, ha fatto il punto sul grado di conoscenza e sull'apprezzamento della legge che dal primo gennaio scorso vieta la commercializzazione (salvo la fine delle scorte) dei sacchetti in plastica.
Dai dati emerge che gli italiani sono consapevoli del provvedimento e la maggioranza lo condivide. Infatti il 93 per cento degli intervistati ha dichiarato di essere consapevole che dal 2011 non è più possibile commercializzare i classici sacchetti di plastica, e 6 su 10 esprimono il loro consenso rispetto a quanto previsto dalla normativa. Inoltre il 90 per cento riconosce l'impegno nei confronti dell'ambiente, valutato come "doveroso" e sufficiente a giustificare un'imposizione di legge.
«I risultati della ricerca condotta dall'Ispo sono la conferma che i cittadini italiani condividono pienamente il provvedimento adottato dal Parlamento - ha commentato il presidente di Assobioplastiche, Marco Versari - se consideriamo i dati contenuti nell'ultimo rapporto Ispra sui rifiuti in Italia, appena pubblicato, abbiamo la conferma del valore di un provvedimento che mira a ridurre il fenomeno della contaminazione della frazione organica da avviare al compostaggio» (è uno degli obiettivi non il solo e nemmeno il principale ndr) e d'altro canto «lo sviluppo delle bioplastiche oltre ad un importante contributo a risolvere rilevanti problematiche ambientali rappresenta anche un'opzione strategica per rilancio di interi settori industriali fondamentali per il sistema Paese». L'indagine ha però messo in evidenza come gli italiani preferiscono le sporte (75 per cento degli intervistati), mentre il 54 per cento degli intervistati dichiara di utilizzare frequentemente i sacchetti biodegradabili. Marginale invece l'uso abituale di sacchetti di carta.
Un ultimo dato merita di essere sottolineato: gli italiani a stragrande maggioranza non vogliono fare marcia indietro. Infatti l'83 per cento degli intervistati, ha dichiarato di non essere d'accordo ad un eventuale ritorno ai vecchi sacchetti di plastica e riconosce l'aspetto innovativo dei sacchetti biodegradabili a minor impatto ambientale.