
[25/07/2011] News toscana
La Provincia di Prato da tempo impegnata ad incrementare il rapporto diretto fra il settore della produzione e quello del consumo in agricoltura, attraverso il quale si riesce a ottenere un risparmio economico insieme alla salvaguardia del territorio, ora sostiene anche la filiera corta della carne. Questo è quanto emerso durante la presentazione del progetto "Analisi e prospettive della zootecnia pratese" promosso da Coldiretti.
«Questo progetto può dare un contributo importante alla tutela e lo sviluppo della zootecnia della nostra provincia, permettendo a tutti gli attori della filiera di continuare a svolgere il loro prezioso lavoro - ha sottolineato l'assessore all'agricoltura Stefano Arrighini - Quello che manca in questo percorso è la presenza di un macello pubblico. E' un progetto che è già stato individuato come prioritario, adesso stiamo cercando le risorse per realizzarlo».
Oltre alla carne faranno parte delle filiera a Km zero zootecnica latte, salumi, miele, ricotta, formaggio, uova «è importantissimo il dialogo fra le varie filiere dei prodotti - ha aggiunto Maurizio Fantini, vicedirettore Coldiretti- La filiera zootecnica si valorizza nella sua interezza e la sua promozione è anche un forte richiamo di stimolo per i giovani, verso le opportunità di sviluppo che offre. Dobbiamo infatti pensare che l'agricoltura di qualità, portata avanti nel rispetto dell'ambiente e delle persone che lavorano nel settore, può essere un'ottima opportunità per le giovani generazioni». La filiera corta della carne vede protagonista la Calvanina, una razza autoctona, originaria dei monti della Calvana, risultato di una lunga opera di selezione e di miglioramento avviata fino dal Medioevo.