[27/07/2011] News

Uccelli rari, sensori high-tech, MP3, internet e "citizen science" per monitorare il cambiamento climatico

Un team di ricercatori australiani della Queensland University of Technology (Qut) sta aiutando gli ambientalisti a ridurre drasticamente tempi e costi per seguire il cinguettio degli uccelli autoctoni al fine di monitorare gli effetti del cambiamento climatico.

Fino ad ora, ecologisti australiani che vogliono identificare la presenza o l'assenza di fauna selvatica a prendere la temperatura ambientale in continua evoluzione hanno dovuto trascorrere giornate in regioni isolate, guardando e ascoltando le specie con tutti i tipi di tempo, il team della Qut, in collaborazione con l'Institute for sustainable resources (Isr) della stessa università, ha trovato una soluzione con lo sviluppo di sensori acustici automatizzati, piazzati nel bush australiano per registrare i suoni ambientali, che vengono poi trasmessi a una biblioteca digitale online.

Ma per i ricercatori ecologisti restava ancora la prospettiva di passare al setaccio molte ore di registrazioni per isolare i richiami degli uccelli dagli altri suoni della boscaglia, come il vento e la pioggia. I ricercatori del Qut hanno risolto la cosa sviluppando un software high-tech e combinandolo con il "people power", per poter analizzare velocemente i dati e determinare e determinare così il numero e il tipo di uccelli che cantano nelle registrazioni sonore.

Jason Wimmer ( a capo del team di ricerca), spiega che «I filtri del software analizzano l'audio ed isolano le parti in cui è possibile identificare le potenziali specie in mezzo alla cacofonia. Dato che le persone sono molto più brave ad identificare le specie di un computer, questo fa in modo da lasciare l'analisi finale al cervello umano. Abbiamo inserito i segmenti audio e il nostro software ha identificato online quelli che potenzialmente contengono richiami di specie, abbiamo chiesto alla comunità birdwatching di ascoltarli e di dirci che cosa sono».

I risultati di questo nuovo approccio sembrano eccezionali: sono state determinate circa il doppio delle specie rispetto alle ricerche tradizionali sul campo. «In un recente esperimento - spiega la Qut - mentre gli osservatori addestrati sono stati in grado di rilevare 35 specie di uccelli con i tradizionali metodi di ricerca dell'avifauna, i sensori acustici e il software impiegati da Wimmer hanno rilevato la presenza di 61 specie di uccelli nella stessa area».

Wimmer sottolinea: «Siamo in grado di registrare i dati utilizzando economici registratori MP3 o siamo in grado di fare l'upload tramite il 3G network. La parte più costosa è stata l'analisi dei dati, ma possiamo ridurre questo costo utilizzando l'approccio "citizen science", e sfruttando l' enorme risorsa degli appassionati di birdwatching. Mi hanno detto che è uno degli hobby più rapida crescita al mondo».

Per selezionare i "cittadini scienziati" e verificare la loro competenza riguardo all'analisi dei dati, Wimmer ed il suo team hanno chiesto loro di sostenere un test, poi hanno scelto 5 persone per analizzare i file audio ed accertare il parere della maggioranza.

«Speriamo alla fine di avere da questi sensori acustici piazzati in tutta l'Australia un flusso continuo di dati in tempo reale. Accelerando l'analisi di tali dati, gli ecologisti otterranno una fotografia più approfondita e più attuale dei cambiamenti climatici. Gli uccelli sono specie indicatrici che sono sensibili ai cambiamenti dell'ambiente. Se siamo in grado di scoprire se ci sono cambiamenti in corso nella composizione delle specie, siamo in grado di rispondere rapidamente ai campanelli d'allarme ecologici».

Torna all'archivio