[27/07/2011] News

L'Iran riuscirà davvero a mettere in linea entro agosto la centrale nucleare di Bushehr?

Russia: «Accordo con l'Iaea e graduale rimozione delle sanzioni». Teheran: bene la soluzione "passo passo"

Che la centrale nucleare iraniana di Bushehr, costruita dalla Russia in Iran, sarebbe stata operativa al 100% entro questa estate lo aveva già annunciato il 15 luglio il ministero degli esteri russo.
Secondo l'agenzia Ria Novosti, il ministero ha definito la centrale la prima centerale nucleare iraniana «L'esito di anni di lavori degli esperti russi in Iran. Bushehr è una vittoria per il Trattato di non proliferazione nucleare perché simbolo dell'uso esclusivamente pacifico della tecnologia nucleare».

Oggi la conferma arriva dal portavoce del ministero degli esteri dell'Iran, Ramin Mehmanparast, che durante una conferenza stampa, riportata dalla radio ufficiale iraniana Irib, ha detto che «Entro la fine di agosto l'impianto nucleare di Bushehr, nel sud dell'Iran, costruito dai russi diventerà operativo. Tutti i problemi tecnici sono stati risolti e l'impianto sarà pronto anche dal punto di vista di sicurezza per connettersi alla rete nazionale dell'elettricità dopo il mese sacro di Ramadan, ovvero la fine di agosto».

L'impianto era già stato inaugurato in pompa magna nell'agosto del 2010, nel pieno delle polemiche sulle sanzioni contro il nucleare iraniano, ed avrebbe dovuto iniziare a fornire energia (1.000 MW) alla rete elettrica nazionale entro la fine dell''estate 2010. Ma l'entrata in funzione è stata continuamente rimandata a causa di problemi tecnici che hanno prodotto anche sospetti e frizioni tra russi ed iraniani. Da agosto Bushehr dovrebbe fornire circa il 2,5% del consumo energetico dell'Iran.

Secondo Mehmanparast «I preparativi per mettere una centrale nucleare a Bushehr, nel sud dell'Iran, in funzione sono quasi completati. L'impianto è attualmente nella fase dei test finali per la trasmissione di energia elettrica. La trasmissione di energia dovrebbe iniziare già a fine agosto, l'Iran sta discutendo la data di avvio con la Russia».

La Russia, che fa parte del G5 + 1 che ha proposto le sanzioni Onu contro il programma nucleare dell'Iran, ha fornito il supporto tecnologico per terminare il progetto, avviato dai tedeschi al tempo del regime dello Scià di Persia, e fornirà il combustibile nucleare per Bushehr, così come si occuperà del combustibile esaurito.

L'Iran non si è per niente spaventato delle minacce occidentali e del blando sostegno di cinesi e russi alla risoluzione Onu e sta progettando di costruire altri 20 reattori nucleari e non rinuncia ad arricchire l'uranio «Per assicurarsi il suo combustibile nucleare». Cosa che preoccupa molto non solo i Paesi occidentali, ma anche Israele e i Paesi arabi del Golfo che temono che tutto questo porti l'Iran a dotarsi di armi nucleari, cosa che d'altronde loro hanno già fatto (Israele) o intendono fare (Arabia Saudita), per non parlare delle centrali nucleari in costruzione (Emirati arabi uniti) o progettate (Giordania).

Mehmanparast ha anche detto che «La Repubblica islamica accoglie favorevolmente la proposta formulata dalla Russia per giungere una soluzione diplomatica della questione nucleare iraniana attraverso una collaborazione "passo dopo passo" tra Teheran e l'International atomic energy agency dell'Onu (Iaea). Il punto però è che, sempre parlando dei nostri programmi nucleari pacifici, abbiamo compiuto grandi passi per rafforzare la fiducia e crediamo che la fiducia debba essere reciproca. Stiamo aspettando che anche il gruppo 5+1 (Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Russia e Cina più la Germania) faccia un passo in avanti. Il piano di Mosca sarà al centro dei colloqui che il ministro degli Esteri iraniano Ali Akbar Salehi avrà durante la sua prossima visita in Russia incontrando il suo omologo Sergei Lavrov».

Il 14 luglio Lavrov, in visita a Washington, aveva prospettato agli americani proprio una collaborazione "passo dopo passo" tra l'Iran e l'Iaea " tra l'Iran e l'Aiea per chiarire la natura del programma nucleare di Teheran. Secondo il piano russo, l'Iran potrebbe rilanciare i negoziati per alleviare le singole preoccupazioni dell'Iaea sulle sue attività nucleari, questo dovrebbe essere accompagnato, lungo il percorso negoziale, da «Una parziale rimozione delle sanzioni».

Intanto si infittisce il mistero sull'omicidio delle scienziato iraniano Daryoush Rezaienejad avvenuto il 23 luglio a Teheran.. Mentre l'Iran continua ad accusare i servizi segreti israeliani di esserne gli esecutori e gli Usa e gli occidentali i mandanti dei due sicari in motocicletta, proprio per colpire lo sviluppo del nucleare iraniano, uno che di intrighi se ne intende, il ministro dell'intelligece iraniano Heidar Moslehi, ha detto che «Ci sono delle ambiguità sull'assassinio».

Come riporta il canale satellitare iraniano Press TV, dopo una riunione di governo, Moslehi ha detto ai giornalisti che «Le indagini sull'omicidio di Daryoush Rezaienejad sono in corso ma finora non siamo arrivati ancora a conclusioni definitive. L'iraniano assassinato non era coinvolto in progetti nucleari e non aveva alcun legame con la questione nucleare iraniana». Irib sottolinea che rispondendo alla domanda se le agenzie di spionaggio straniere sono state coinvolte in questo omicidio, Moslehi ha affermato:«Le agenzie segrete straniere nelle loro operazioni spionistiche usano dei propri metodi dei quali finora non è stata trovata nessuna traccia tangibile nell'assassinio di questo cittadino iraniano. Rezaienejad è stato uno studioso iraniano che ha subito il martirio ma ci sono ancora dei dubbi sul fatto che agenzie di intelligence straniere siano state coinvolte nel suo assassinio».

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