[27/07/2011] News

Consiglio di Stato: ok i vincoli paesaggistici su interi Comuni, ma devono essere ben motivati

Lo Stato può imporre un vincolo paesaggistico ambientale sull'intero territorio di un Comune, ma a determinate condizioni. Ossia il provvedimento deve essere motivato sulla base di concreti e specifici indici dell'interesse paesistico dominante e non su basi generiche.

Lo afferma il Consiglio di Stato che ammette (contrariamente al giudice di primo grado) la validità del decreto del Ministro per i beni culturali ed ambientali del 1991 con il quale veniva dichiarato di notevole interesse pubblico l'intero territorio del comune di Matrice (Campobasso).

Secondo il Consiglio di Stato, infatti, la Relazione illustrativa richiamata nelle premesse del decreto fa un riferimento ad un "ambiente urbano di estremo interesse ambientale e culturale che purtroppo non sempre è riuscito a conservare inalterate le proprie caratteristiche a causa dell'abbandono e delle manomissioni innovatrici verificatesi essenzialmente in quest'ultima metà del secolo, frutto di cause complesse che fanno parte ormai della storia socio economica e del presente di questo territorio".

Secondo il Consiglio non è possibile - senza superare i limiti propri del giudizio di legittimità - isolare singole aree comprese nella bellezza d'insieme e verificare se vi siano specificamente riferibili le caratteristiche indicate dall'amministrazione, con riferimento alla bellezza d'insieme, nella motivazione del provvedimento.

E l'antropizzazione, o meglio la presenza di precedenti interventi edilizi, non solo non è ostativo al vincolo, ma anzi, - per costante e consolidata giurisprudenza - maggiormente richiede che si dia corso alla tutela per il paesaggio (prevista dall'articolo 9 della Costituzione). Il vincolo paesaggistico non è, per sua natura, volto alla sola tutela delle bellezze di natura, ma anche del lascito storico ed architettonico sul paesaggio.

Comunque, il provvedimento con il quale si impone un vincolo paesaggistico ambientale, sull'intero territorio di un comune, deve essere ben motivato e non già con riferimento ad un mero rapporto di vicinanza delle aree più urbanizzate rispetto a quelle di più diretto ed immediato rilievo paesistico.

Il decreto di vincolo non potrà certamente imporre limiti su di un intero territorio comunale, qualora il provvedimento sia motivato con richiamo a ragioni ed apprezzamenti che, per la loro genericità, potrebbero giustificare l'imposizione del vincolo in questione su qualsiasi territorio dello Stato.

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