
[27/07/2011] News
E' in corso a Matsumoto, in Giappone, la ventitreesima United Nations Conference on Disarmament Issues, la prima dopo il disastro nucleare di Fukushima organizzata dall'United Nations office for disarmament affairs attraverso il suo Regional centre for peace and disarmament in Asia and the Pacific. Il Giappone ospita fin dal 1989 la conferenza annuale sul disarmo dell'Onu, come unico Paese al mondo ad aver subito attacchi con bombe atomiche.
Aprendo ieri la conferenza, che terminerà il 29 luglio, il segretario generale dell'International atomic energy agency (Iaea), il giapponese Yukiya Amano, ha detto che «L'incidente verificatosi a Fukushima Daiichi è una delle più serie e complicate crisi che l'umanità abbia mai affrontato».
Ma poi, nella patria di Hiroshima, Nagasaki e Fikushima non ha trovato meglio che ribadire quanto detto dopo l'incontro con il premier giapponese Naoto Kan: «La produzione di energia nucleare continuerà ad essere un'opzione importante per molti Paesi, E' certo che il numero di reattori nucleari aumenterà nei decenni a venire, pur se il ritmo non sarà così veloce come prima. costruire centrali nucleari sicure contribuirà ad un uso sicuro dell'energia atomica». Amano ha aggiunto che l'Iaea svolgerà un ruolo di primo piano per garantire la sicurezza nucleare.
Il premier giapponese ha detto ad Amano che «Il Giappone ha bisogno di un ampio dibattito nazionale per ridurre la sua dipendenza dall'energia nucleare». Amano, che il 26 luglio ha visitato per la prima volta l'area di Fukushima Daiichi dopo il disastro nucleare, ha risposto che «L'Iaea può aiutare il Giappone con la sua competenza ed esperienza nella decontaminazione delle radiazioni,nella gestione dei noccioli fusi dei reattore e nell'estrazione delle barre di combustibile nucleare».
Secondo Kan, la prima fase per mettere il disastro nucleare di Fukushima sotto controllo sarebbe terminata e governo e Tokyo electric power company stanno per passare alla seconda fase. Ha anche detto che il Giappone collaborerà pienamente con l'Iaea.
Insomma, mentre è ancora in atto la tragedia del nucleare civile di Fukushima, a Matsumoto si discute di come liberare il mondo dalle armi nucleari, le stesse armi che diversi paesi presenti alla conferenza continuano ad accumulare o prevedono di costruire. Non a caso all'ordine del giorno ci sono lo smantellamento dei due arsenali nucleari degli Usa e dell'ex Urss, sui quali si instaurò l'equilibrio del terrore della guerra fredda, il trattato di disarmo nucleare, lo sviluppo nucleare in Iran e in Corea del Nord. Ma quest'anno, dopo il disastro nucleare di Fukushima alla Conferenza, alla quale partecipano 24 Paesi, ha fatto irruzione il tema della sicurezza nucleare in sé, anche di quella del nucleare "civile e pacifico".
Al meeting di Matsumoto partecipano circa 90 esperti di governi, università e think tank, organizzazioni internazionali e Ong. La conferenza è aperta alla stampa ed al pubblico ed il tema scelto per il 2011 è Urgent and United Action towards a Nuclear-Weapon-Free World". I temi da affrontare sono: l'Action Plan approvato alla 2010 Review Conference of the Treaty on the Non-Proliferation of Nuclear Weapons; le misure per il disarmo degli Stati dotati di armi nuclear; le prospettive dei negoziati del fissile material cut-off treaty; fare passi concreti verso il negoziato per una convenzione sulle armi nucleari; il ruolo della società civile per la pace ed il disarmo . Inoltre, una sessione speciale è dedicata alla pace e educazione al disarmo, comprese dibattiti con gli studenti delle scuole superiori sull'importanza di promuovere la pace e la sicurezza attraverso gli sforzi per il disarmo.
Ma come spiega lo stesso United Nations office for disarmament affairs; «Una priorità della conferenza è anche quella di migliorare la sicurezza nucleare, soprattutto sulla scia del recente incidente alla centrale nucleare di Fukushima Daiichi».