
[29/07/2011] News
I dati diffusi in questi giorni dall'Istat nel rapporto sugli Indicatori ambientali urbani, evidenziano che nel 2010 il consumo dell'acqua per uso domestico, riferito ai 115 capoluoghi di provincia, è stato pari a 66,7 m³ pro capite, pari a 182,8 litri al giorno. Questo dato indica una diminuzione rispetto al 2009 dell'1,9%. Nell'arco di 10 anni abbiamo ottenuto una notevole diminuzione del consumo annuo, vicino ai 10 m³ a persona, dato interessante per testimoniare una notevole attenzione all'utilizzo consapevole della risorsa idrica, che non deve essere sprecata e ai relativi costi.
Sui 115 comuni presi in esame nell'anno 2010, solo 27 prsentano un consumo superiore alla media, e di questi solo 3 presentano consumi superiori al 2009: Udine (+1,4%), Catania (+1,3%) e Massa (+1%). Durante l'anno in esame è stato registrato un calo dei consumi in ben 97 comuni.
Agrigento risulta essere il comune italiano col più basso consumo d'acqua pro capite (35,4 m³), risultato purtroppo causato dalle numerose interruzzioni del sistema di erogazione, mentre Monza è il capoluogo di provincia col più alto consumo registrato (90,3 m³). I comuni che hanno registrato le più rilevanti diminuzioni sono stati Alessandria (-14,2%), Cosenza (-11,5%) e Pavia (-10%); dall'alra parte gli incrementi più rilevanti si sono rilevati a Isernia (+15%), Siracusa (+8,2%) e Caserta (+4,3%).
Tutti i capoluoghi di provincia con popolazione superiore a 250mila presentano una diminuzione del consumo di acqua per uso domestico rispetto al 2009, all'infuori di Catania (+1,3%). I livelli di consumo di Bari, Firenze, Palermo, Bologna, Napoli, Venezia, Verona e Genova si presentano al di sotto della media italiana, mentre quelli di Roma, Milano, Catania e Torino sono al di sopra.
Durante il 2010, 17 comuni dichiarano di ricorrere a misure di razionamento dell'acqua, 2 in meno rispetto al 2009. Di questi, in 15 si tratta di brevi interruzioni inferiori al mese di durata che si presentano per lo più nel periodo estivo, o in caso di manutenzione o danni all'infrastruttura che non coinvolgono l'integrità del comune; nei restanti due, Enna e Agrigento, si presenta una riduzione continua del servizio idrico, indice di scarsità della risorsa che interessa purtroppo tutto il territorio comunale.