
[02/08/2011] News
Buoni propositi, ma all'analisi manca un pezzo fondamentale
Se il "vento del cambiamento" del Pd retrocederà a "brezza", o diventerà una "libecciata", lo vedremo nei prossimi mesi. Nel frattempo gli Ecodem cercano di indirizzarlo sempre più sull'economia ecologica e Pierluigi Bersani, segretario nazionale del Pd (Nella foto), aprendo il suo intervento proprio alla Festa nazionale degli Ecologisti Democratici a San Gimignano - in un dibattito con il presidente nazionale Fabrizio Vigni - sembra finalmente voler sposare la causa.
«Ringrazio gli Ecodem che portano acqua al grande fiume del cambiamento - ha detto Bersani - prendendolo da lato della frontiera ecologica, una frontiera di nuovo sviluppo. Una crescita ed uno sviluppo rispettosi dell'ambiente, della bellezza, del bene comune e della solidarietà. Con questi principi possiamo dare un orizzonte di benessere al paese. Questo è il nostro compito: dimostrare che con un'altra ricetta è possibile fare passi avanti». Molte cose, e non tutte positive, verrebbero da dire su queste affermazioni. A partire dal fatto che dal nostro punto di vista non ci sono "altre" frontiere se non quella ecologica.
Prendiamo comunque il buono di quello che ha detto, per vedere almeno se porterà avanti quanto sostiene sull'energia, che insieme alla materia, è una gamba fondamentale della sostenibilità. Dopo il referendum sul nucleare, ha affermato che bisogna «elaborare un nuovo piano energetico nazionale. Efficienza energetica, rinnovabili e gas sono le priorità di una nuova strategia. Per i prossimi venti anni, in una fase di transizione verso un futuro sempre più basato sulle energie pulite, è necessaria una integrazione fra gas (anche attraverso le moderne tecniche di estrazione che permettono di individuare giacimenti alternativi) e fonti rinnovabili. Abbiamo bisogno di impianti per la distribuzione del gas da affiancare ad una incentivazione equilibrata delle energie pulite».
«Il tema dell'ambiente - ha continuato Pierluigi Bersani, che avremmo voluto parlasse invece di sostenibilità, piuttosto che di ‘tema ambientale' - è strettamente legato a quello delle attività produttive. La crescita virtuosa dell'economia passa sempre più inevitabilmente dalla ricerca, dall'innovazione, dalla qualità, come giustamente sottolineano gli Ecologisti Democratici. Purtroppo in questi anni, con il centrodestra, abbiamo fatto drammatici passi indietro. L'ambiente non è soltanto un patrimonio prezioso del nostro paese - ha concluso il segretario Pd - ma rappresenta un volano di innovazione, di sviluppo dell'occupazione e dell'economia».
Non un accenno al fatto che la crisi economica-finanziaria è anche crisi ecologica, nessun link in questo senso, come negletti ancora una volta sono stati i flussi di materia. Che questi sì che sono "strettamente legati a quello delle attività produttive". Non si può parlare di ecologia senza considerare la materia prima, la sua estrazione, il suo utilizzo, i suoi scarti e quello che si fa degli scarti. E senza considerare che quelle materie prime sono in mano alla speculazione e che una nazione come l'Italia, che materie prime non ne ha, deve puntare sul riciclo per avere una vera opportunità di rilanciare la sua economia.
Insomma dal nostro punto di vista, ribadiamo, si poteva dire molto di più e meglio, tuttavia è sempre meglio di nulla. Speriamo che a partire proprio dagli Ecodem, si faccia presto quel salto di qualità necessario per capire il livello a cui oggi bisogna guardare per una vera riconversione ecologica dell'economia. Parlare solo di energia non basta, i pannelli fotovoltaici da soli non ci salveranno.