
[03/08/2011] News toscana
Il giorno della firma è arrivato. L'alta velocità a Firenze passerà in sotterranea e anche la nuova stazione dei treni veloci sarà ubicata sotto la città. L'intesa è stata siglata oggi a Roma al ministero dei Trasporti e delle infrastrutture alla presenza del ministro Altero Matteoli, dell'amministratore delegato di Rete Ferroviaria italiana, del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, del vice presidente della provincia di Firenze, Laura Cantini, del sindaco della città Matteo Renzi, del presidente di Ferrovie Lamberto Cardia e dell'amministratore delegato Mauro Moretti.
«Con la firma di oggi si realizza un obiettivo importante per la Toscana e l'Italia - ha dichiarato il presidente della Regione Enrico Rossi - l'adesione convinta di tutte le istituzioni al completamento dell'alta velocità a Firenze. Non c'è futuro senza alta velocità ferroviaria: in Francia ci sono 14 linee e in Germania 8. Grazie anche alle scelte fatte negli anni passati la Toscana avrà una stazione moderna, progettata da un architetto famoso e dedicata all'alta velocità, come poche altre regioni avranno. E' un fatto decisivo per lo sviluppo dell'intera regione che sarebbe stato miope non cogliere. Con questa opera completiamo ciò che era stato deciso dalle precedenti amministrazioni, in linea con il principio di continuità rispetto a scelte strategiche per Firenze e per l'Italia».
L'intesa conferma tutti gli impegni sulle opere infrastrutturali del nodo fiorentino dell'alta velocità che Tav e Rfi avevano assunto in accordi precedenti e che non vengono modificati, in particolare riguardo il potenziamento dei collegamenti tra Firenze e le aree urbane della Piana. La stazione di Santa Maria Novella avrà un ruolo centrale per quanto riguarda il servizio ferroviario regionale e metropolitano e per l'interscambio con il servizio ferroviario nazionale. Nell'accordo siglato oggi si fa infatti riferimento ad un adeguato collegamento tra Santa Maria Novella e la nuova stazione dell'alta velocità, che dovrà essere progettato da Rfi e sottoposto entro sei mesi alla conferenza dei servizi per l'approvazione. Rossi poi parla della compensazione per Firenze.
«Abbiamo concordato modifiche al progetto. In particolare abbiamo dovuto rinunciare ad alcuni interventi di ammodernamento delle linee di superficie per consentire al comune di Firenze di incassare risorse per la mobilità cittadina. Ma ci sembra ragionevole che il comune, a fronte di un'opera tanto importante, abbia chiesto una compensazione: una pratica che è sempre stata usata nella nostra regione, anche verso altri enti locali e per altre opere».
Infatti Firenze avrà a disposizione 80 milioni di euro di cui 76,6 destinati al Comune per la realizzazione di interventi per la viabilità e la mobilità cittadina, e 3,5 milioni alla provincia per la realizzazione della passerella pedonale sull'Arno a San Donnino. Al Comune di Firenze andranno inoltre 7,7 milioni da Rfi rimasti dall'accordo del 1997. L'accordo sull'alta velocità interferisce tra l'altro anche con la tramvia. La linea 2, quella che collegherà l'aeroporto di Peretola con piazza dell'Unità d'Italia, cambia in parte il tracciato. Quello vecchio si sovrapponeva alla stazione dell'alta velocità, quindi il Comune ha chiesto di spostarlo e Rfi ha accettato di mettere a disposizione altre aree ora di supporto alla ferrovia. Via libera anche al passaggio della linea all'interno del palazzo Mazzoni in viale Belfiore, compreso il recupero dell'edificio richiesto dalla soprintendenza. Per la linea 4 della tramvia, che collegherà la stazione Leopolda alle Piagge, Rfi si impegna a cedere la ferrovia dalla Cascine alla Leopolda appunto, previo via libera del ministero per la soppressione della linea e il suo utilizzo per i collegamenti con la tramvia.
Il presidente della Regione si è poi soffermato sull'informazione ai cittadini. E' prevista la realizzazione di un piano di comunicazione e informazione rivolto ai cittadini sul procedere dei lavori dell'alta velocità e sugli interventi in corso. Rfi si impegna a mettere a disposizione per questo 300 mila euro ogni anno, a partire dal 2011. Per mantenere un filo diretto con i cittadini e vigilare sul rispetto degli accordi sarà istituito anche un comitato di garanzia, costituito da esperti.
«Un ruolo essenziale - ha aggiunto Rossi - avranno gli uffici regionali, con l'Arpat per il controllo dell'impatto ambientale, con le Asl per il rispetto della sicurezza dei lavoratori e della salute dei cittadini, con il Genio civile per i problemi legati alla stabilità degli edifici nell'area interessata dai lavori. Naturalmente anche agli altri enti preposti al controllo e al rispetto delle regole chiediamo altrettanto rigore e impegno.
«In particolare - ha concluso il presidente Rossi - chiediamo a Rete ferroviaria italiana stazione appaltante di quest'opera e che ringraziamo per la disponibilità mostrata nel trovare un punto di equilibrio che ha consentito la firma dell'accordo di mantenere una stretta sorveglianza sui cantieri in modo da garantire il rispetto dei tempi. Certo una tale opera non potrà non provocare anche problemi e difficoltà, che dovranno essere superati. Come Regione faremo in fondo la nostra parte, assumendoci le nostre responsabilità».