
[08/08/2011] News
L'associazione Isde-medici per l'ambiente Sassari-Sardegna, ha espresso perplessità su quanto sta avvenendo in Conferenza dei servizi, attivata presso il ministero dell'Ambiente, dopo il danno ambientale causato nel golfo di Porto Torres. «Come unico interlocutore tecnico per l'esecuzione delle bonifiche- spiega Isde - viene individuata l'impresa Syndial S.p.A del gruppo Eni che dallo scorso venerdì 29 luglio si trova ad assumere il ruolo di imputato rinviato a giudizio per disastro ambientale e per avvelenamento doloso continuato del ciclo delle acque e degli alimenti. Isde ritiene pertanto che tale azienda fino al compimento dell'iter processuale non sia più idonea ad essere interlocutore privilegiato nella stesura e nell'attuazione dei progetti di bonifica».
I medici per l'ambiente Sassari-Sardegna hanno richiamato quindi le istituzioni comunali, provinciali e regionali a creare un tavolo tecnico che coinvolga istituzioni di ricerca pubbliche (Università e Cnr) ma anche private, capaci di elaborare progetti di risanamento attraverso anche soluzioni comparate. Inoltre hanno sollecitato la creazione di un comitato di garanti che veda coinvolti ordini professionali e mondo dell'associazionismo sociale nella verifica dell' attuazione delle azioni di bonifica.
Tra l'altro l'associazione ha rilevato come dopo molti mesi dalla chiusura della Darsena ancora non sia stato risolto il problema dello sversamento del benzene nelle acque marine del porto. Isde-medici per l'ambiente Sassari-Sardegna quindi «fa appello ai cittadini, al mondo dell'associazionismo nonché ai partiti perché la discussione sulle problematiche e le prospettive del polo industriale di Porto Torres coinvolga in un processo di consapevolezza crescente quanti più soggetti possibili.
Isde ritiene che solo attraverso il coinvolgimento democratico dei cittadini e non tramite gli accordi riservati si debbano trovare soluzioni alla grave crisi del territorio che siano, nell'interesse di tutti, rispettose delle salute dell'ambiente, dell'uomo e delle generazioni future».