
[09/08/2011] News
Caldo torrido in alcuni Stati americani e piogge torrenziali e tifoni in Corea del Sud, senza dimenticare la siccità nel Corno d'Africa, sono solo alcuni degli eventi climatici estremi registrati negli ultimi giorni. Secondo la Fao l'organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, le catastrofi naturali e eventi climatici cosi drastici, rappresenteranno anche una crescente minaccia per le foreste del mondo nei prossimi anni.
L'allarme è stato lanciato durante l'Anno Internazionale dedicato dall'Onu appunto alle foreste. La Fao ha di recente diffuso un rapporto dal quale è emerso che tra il 2000 e il 2009 si sono verificati circa 4mila eventi estremi come cicloni, inondazioni, frane, terremoti, eruzioni vulcaniche e gravi incendi boschivi, oltre che eventi come la contaminazione radioattiva e fuoriuscite di petrolio che hanno danneggiato alcuni "polmoni verdi" del Pianeta.
Ad esempio una forte tempesta in Svezia nel 2005, ha sradicato alberi e danneggiato oltre 1,2 milioni di ettari di foresta o il ciclone Sidr, che ha colpito il Bangladesh nel 2007, che ha danneggiato quattro milioni di alberi. Ovviamente tra eventi estremi e gestione delle foreste c'è una relazione diretta spiegano dalla Fao. La deforestazione o la cattiva gestione delle foreste infatti può aumentare alluvioni e frane durante i cicloni. Il degrado delle foreste di mangrovie può aumentare i danni provocati da tempeste o tsunami.
Per questo il Partenariato di cooperazione sulle foreste (Cpf) che include 14 Paesi, ha richiamato l'attenzione dei gestori sulla necessità di diversificare le specie, di utilizzare i frangivento, di applicare differenti modelli di colture, di selezionare piante più resistenti alla siccità. «I disturbi si prevede che continueranno ad aumentare di intensità, quantità e frequenza - ha dichiarato Eduardo Rojas-Briales, assistente del direttore generale delle foreste della Fao e presidente del Cpf - Una gestione forestale che coinvolga tutti è dunque essenziale per proteggere le risorse del pianeta. E dal momento che questi eventi non rispettano i confini, la cooperazione internazionale è un male necessario».
Per la Fao quindi per far fronte a questo problema c'è bisogno di una partnership internazionale per la conservazione delle foreste, e di questo si discuterà anche nel novembre 2011, quando l'Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc) rilascerà una relazione sulla gestione dei rischi di eventi estremi e disastri per le strategie di adattamento ai cambiamenti climatici, che si propone di diventare uno strumento di lavoro importante per i decisori politici.