
[12/08/2011] News
Bolivia, Cile ed Argentina possiedono almeno l'85 per cento delle riserve di litio, una delle materie prime essenziali per la green economy, e starebbero pensando a creare un'organizzazione simile all'Opec, che riunisce i Paesi petroliferi. La Bolivia da sola concentra nel Salar de Uyuni almeno il 50 per cento delle riserve mondiali di litio, stimate in n 11 milioni di tonnellate, seguita dal Cile con il 25% nel Salar de Atacama.
L'ipotersi dell'Opec del litio è stata rilanciata sul sito internet del giornale "La Mañana de Córdoba" che sottolinea il potenziale delle tre nazioni sudamericane per gestire e monopolizzare questo minerale: «In associazione, le tre Nazioni potrebbero configurare un'Organizzazione con la capacità di adottare mezzi che influiranno sul futuro, fino alla regolamentazione dei prezzi del litio.
Secondo il rapporto pubblicato da "La Mañana de Córdoba", fino al 2004, il carbonato di litio non superava i 2.500 dollari a tonnellata, attualmente raggiunge i 6mila dollari. Una batteria per auto ioni-litio ha un prezzo di mercato di 20mila dollari ed ha bisogno di solo 15 chili di carbonato di litio per essere prodotta.
Il direttore dell'Agencia nacional de promoción scientífica y tecnológica del ministero della scienza dell'Argentina, Rodolfo Tecchi, ha detto che «in un futuro vicino e a piena produzione, Bolivia, Argentina e Cile gestiranno il mercato del litio. Potranno farlo con una sorta di Opec. Le tre nazioni comprendono quellquella che l'influente rivista Forbes ha chiamato "l'Arabia Saudita del litio", che è una materia prima utile per accumulare energia, utilizzato per la produzione di batterie di telefonini e computer. Quiondi, può essere la stella dell'annunciata esplosione industriale delle auto elettriche o servire per òenergia pulita e i satelliti».
Secondo Tecchi per l'Opec del litio «se potrebbero stabilire meccanismi di controllo dell'offerta di carbonato di litio, evitando distorsioni per sovraproduzione che implicano cali nel prezzo internazionale, emulando quello che fanno i Paesi membri dell'Organizzazione dei Paesi produttori di petrolio (Opec)».