[22/08/2011] News
Nel corso dell'intervento effettuato dai tecnici ARPAT (vedi notizia) sono stati eseguiti i seguenti campionamenti:
Inoltre per ulteriori verifiche è stato prelevato il seguente campione all'esterno della ditta:
Si riportano nella foto i risultati relativi all'analisi dei microinquinanti effettuata presso il laboratorio Arpat di Massa Carrara. Per la valutazione dei risultati analitici dei microinquinanti possono essere utilizzati valori limite della normativa, se esistenti, e/o i valori di riferimento reperibili in letteratura, riassunti nella tabella sotto riportata. Le seguenti valutazioni sono state redatte congiuntamente dal Dipartimento provinciale ARPAT e dal Dipartimento di Prevenzione della ASL di Massa Carrara.
Le analisi evidenziano nel campione di vegetali concentrazioni di Diossine, PCB inferiori ai valori di riferimento e per il Benzo[a]pirene una concentrazione ai limiti minimi dell'intervallo di riferimento (0.05-1,4 µg/Kg), per cui si possono escludere al momento problematiche di tipo sanitario-ambientale anche se la concentrazione di IPA totali (per i quali non esistono né limiti né valori di riferimento) indica una contaminazione da materiali combusti provenienti dall'incendio.
L'acqua utilizzata per lo spegnimento dell'incendio presenta concentrazioni di diossine, di PCB e di IPA, più elevate, come ben spiegabile considerando la natura e del materiale e del prodotto della sua combustione con cui è venuta a contatto. Le concentrazioni degli inquinanti nell'acqua del Lavello sono inferiori ai limiti per le acque sotterranee per PCB e diossine e al disotto dei valori guida per il Benzo[a]pirene; si può quindi ritenere che la contaminazione derivante dalle acque di spegnimento sia stata minima.
Il 17/08/2011 è stato eseguito un sopralluogo nel quale è stato constatato che i materiali di risulta dell'incendio e delle opere di risanamento del locali sono stoccati in due scarrabili in attesa di smaltimento.