[24/08/2011] News

Cina: norme più stringenti per le emissioni delle centrali elettriche

Perdite record per le imprese elettriche cinesi, ma il governo non aumenterà le bollette
L'agenzia ufficiale cinese Xinhua scrive che «Le autorità ambientali cinesi stanno riflettendo sull'introduzione di nuove norme per le emissioni più stringenti per le centrali termiche, a causa delle preoccupazioni riguardanti la possibilità che aumentino i loro costi e che così subiscano maggiori perdite».

Secondo un rapporto del Consiglio dell'elettricità cinese, tra gennaio e luglio, dopo l'entrata in vigore dei nuovi standard di emissioni, le 5 più grandi imprese elettriche cinesi che utilizzano centrali termiche hanno registrato perdite per 18,1 miliardi di yuan (2,8 miliardi di dollari) con un aumento di 11,3 miliardi di yuan di perdite rispetto al 2010, ma il governo centrale di Pechino assicura che non intende aumentare i prezzi dell'energia elettrica per sovvenzionare le centrali termiche che hanno un aumento delle loro spese a causa dell'installazione di sistemi di denitrificazione.

Il ministero della protezione ambientale cinese assicura che i nuovi standard sono in linea con la vecchia versione (approvata solo a gennaio) e verranno pubblicati per la consultazione pubblica alla fine di agosto.

La versione approvata 8 mesi fa prevede che i limiti massimi delle emissioni di diossido di azoto siano ridotte della metà per raggiungere i 100 milligrammi per metro cubo per le centrali termiche dotate o progettate per essere munite di impianti di denitrificazione. Le emissioni di biossido di zolfo sono limitate a 100 milligrammi per cm3 per le centrali termiche di recente costruzione.
Xinhua spiega che «La nuova versione prevede di introdurre delle norme riguardanti le emissioni di inquinanti atmosferici e le emissioni di mercurio».

Un adeguamento così rapido di una norma approvata solo all'inizio dell'anno sarebbe necessario, come sottolineano le stesse autorità ambientali cinesi, perché «il Paese potrebbe incontrare difficoltà a imporre un limite massimo alle emissioni di diossido di azoto nel secondo semestre dell'anno, durante il quale le centrali termiche ne rilasciano la maggior parte».

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