[24/08/2011] News

Antifosso a Ponticelli (Pisa): chiarimenti dell'Arpat

Nell'archivio informatico di ARPAT non risulta traccia di esposti/segnalazioni/richieste relative a inquinamento dell'Antifosso provenienti dall'Associazione Giacche Verdi, né nel 2011 né l'anno precedente.
  La situazione critica dell'Antifosso è nota da tempo e peggiora nei mesi estivi, quando la portata si riduce al minimo: il Consorzio di Bonifica del Padule di Fucecchio, che ha la competenza idraulica sul fosso e l'obbligo di manutenzione, ha avviato già l'anno scorso un percorso, concordato con i comuni interessati, per  procedere alla ricavatura dell'alveo (asportazione del sedimento e sfalcio della vegetazione riparia).  Lo sviluppo del progetto richiede preliminarmente la classificazione del materiale da ricavare, al fine di individuarne la corretta destinazione,  e questa fase è tuttora in corso.

L'Antifosso riceve parte degli scarichi domestici non depurati di Castelfranco e Ponticelli di Santa Maria a Monte e, in caso di piogge eccezionali, attraverso il bypass anche gli scarichi non depurati dei reflui urbani che l'impianto AQUARNO non riesce a  sollevare. In casi eccezionali, come quello verificatosi nel novembre 2010 (vedi più avanti), le operazioni di  modulazione delle portate in ingresso, per evitare l'allagamento dell'impianto, possono inoltre provocare il "rincollo" di parte dei reflui industriali e lo sversamento nei fossi limitrofi di reflui conciari, ancorché diluiti, che poi confluiscono nell'Antifosso.
 

Nel mese di novembre 2010 ARPAT ha infatti effettuato alcuni controlli sull'Antifosso, a seguito di un allagamento (piogge intensissime per diversi giorni) che aveva provocato lo sversamento in Antifosso, e da qui nel Collettore, di reflui domestici non depurati nonché di probabili acque di natura conciaria per travaso dalla fognatura industriale nel collettore delle acque miste e nei fossi che recapitano all'Antifosso. Si trattò di una situazione di eccezionale gravità  che fu puntualmente descritta nei nostri atti inviati a all'ATO, alla Provincia, ai Comuni ed al Consorzio di Bonifica, anche con proposte di provvedimenti.

Considerato che nelle nuove aree industriali di Santa Croce sull'Arno sono state autorizzate aziende conciarie dotate di sistemi di trattamento delle acque di prima pioggia (AMPP) collegati con la fognatura industriale, è ragionevole supporre che anche questi nuovi apporti incidano significativamente sulle portate dell'industriale in tempo di pioggia eccezionale Pertanto, a partire dal mese di dicembre 2010, questo Dipartimento ha partecipato ad una serie di incontro con ATO, i Comuni ed il gestore di Aquarno per valutare le criticità e le soluzioni proposte. A seguito della discussione, Aquarno si è impegnata a realizzare un progetto per l'adeguamento della rete fognaria mista recapitante all'impianto, realizzando gli opportuni sollevamenti. L'opera dovrebbe essere significativamente migliorativa della situazione attuale.

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