[24/08/2011] News

Una tartaruga impigliata in una rete da pesca a largo di Viareggio

Nell'ambito delle attività di monitoraggio dei grandi vertebrati marini dell'Area Mare di ARPAT ieri pomeriggio, intorno alle 18 gli operatori di ARPAT sono intervenuti per recuperare una tartaruga marina morta ritrovata all'imboccatura del porto di Viareggio, a meno di un miglio di distanza dalla costa. La segnalazione, effettuata da un diportista di passaggio, è di particolare interesse in quanto si tratta di una cattura accidentale da parte di un attrezzo da pesca, una nassa in questo specifico caso. 
  La tartaruga è infatti morta per soffocamento in quanto è rimasta intrappolata all'interno della nassa (forse vi era entrata per mangiare le esche, pezzetti di pesce di scarto) e non è più potuta risalire in superficie per respirare. 

E' piuttosto frequente che questi animali marini, piuttosto abbondanti nel nostro mare, trovino la morte proprio a causa degli attrezzi da pesca utilizzati nell'area costiera toscana (soprattutto reti e lenze) ma non è frequente, invece, che rimangano intrappolati proprio all'interno di una nassa. 

L'esemplare, morto da un paio di giorni, è una grossa tartaruga comune appartenente alla specieCaretta caretta di circa 30 kg di peso e una lunghezza totale di 80 cm. 

L'animale è stato recuperato per finalità di studio e di ricerca scientifica; verrà infatti consegnato all'Università di Siena che, anche nell'ambito del progetto Gionha (www.gionha.eu), effettuerà analisi ecotossicologiche e patologiche, mentre l'Area Mare di ARPAT eseguirà indagini sul contenuto stomacale per la determinazione della dieta di questa specie e la ricostruzione della rete trofica marina.

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