[30/08/2011] News

Venezuela, proteste contro l'inquinamento di Chevron Bp e Statoil (socie di Petróleos de Venezuela)

Il pulviscolo di carbone e lo zolfo prodotti dalla raffineria e dagli altri impianti petrolchimici dell'enorme complesso industriale di Jose, nel municipio di Peñalver, nell'est del Venezuela, stanno inquinando pesantemente l'aria e provoiocando gravi problemi di salute non solo agli esseri umani ma anche alla fauna ed alla flora.

Lo denuncia su Tierramérica il presidente de la Fundación ecológica de Peñalver, Pedro Cavana, che spiega: «Chiediamo studi sulla qualità dell'aria e della salute. Migliaia di cittadini nelle poblaciones vicine a a Jose, ci hanno denunciato l'incremento dei casi di asma, malattie gastriche, deterioramento delle piant, morti di uccelli e coralli e cattivi odori». Il Complejo Petroquímico General de División José Antonio Anzoátegui, inaugurato nell'agosto del 1990, sorge nello Stato venezuelano di Anzoátegui ed occupa una superficie di 740 ettari ed è uno dei vanti dell'industrializzazione venezuelana, anche se le proteste per il suo inquinamento sono iniziate praticamente da subito e poi sono aumentate negli anni.

Questa volta la protesta non è rivolta solo contro l'impresa di petrolifera di Stato Petróleos de Venezuela ma anche contro i suoi "strani" soci, ben tre multinazionali: la statunitense Chevron,la britannica Bp e la norvegese Statoil che, nonostante il dichiarato intento di Hugo Chavez di liberare la Repubblica bolivariana del Venezuela dagli imperialisti yankee e dai loro lacchè europei, continuano a gestire il complesso petrolchimico e di Jose. Le vie del socialismo petrolifero venezuelano sembrano infinite e molto intricate.   

a organizazione Gente del Petróleo ha chiesto alle tre multinazionali straniere che gestiscano in maniera adeguata il carbone e lo zolfo: La loro socia bolivariana, la statale Petróleos de Venezuela ha risposto che entro 4 mesi inizierà a rimuovere il materiale stoccato nei cantieri di Jose.

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