
[08/09/2011] News
In occasione dell'apertura a Torino della VI Festa nazionale dell'agricoltura in programma fino all'11 settembre, non sono mancati ovviamente i commenti alla manovra bis del governo. E non sono stati positivi per l'esecutivo. «Ancora una volta l'agricoltura è fuori da ogni scelta- ha introdotto il presidente della Cia Giuseppe Politi (Nella foto)- La manovra in discussione in Parlamento ignora completamente il settore. Il governo anche in questa occasione si è mostrato totalmente insensibile verso i gravi problemi che assillano le imprese. Basti rilevare che tre su cinque hanno bilanci ‘in rosso'. Un atto irresponsabile che rischia di mettere fuori gioco oltre 300 mila aziende, oggi alle prese con costi sempre più proibitivi, con redditi falcidiati e prezzi non certo remunerativi. Non troviamo alcuna misura che possa aprire prospettive certe. Per questo motivo ribadiamo il nostro giudizio fortemente critico: è una manovra dannosa, confusa, priva di interventi per la crescita del sistema economico del nostro Paese».
Più o meno sulla stessa linea anche le altre rappresentanze del mondo agricolo (Confagricoltura, Coldiretti e Copagri) che nelle scorse settimane avevano presentato al governo una richiesta unitaria cioè l'apertura di uno specifico Tavolo per l'agricoltura, in particolare per attuare politiche incisive volte alla promozione e alla difesa del ‘made in Italy' di qualità, come leva competitiva del paese in grado di valorizzare il lavoro, il capitale e il territorio italiano.
«L'unica assurda risposta da parte del governo è stata -ha aggiunto Politi- l'abolizione delle agevolazioni per le cooperative. Una misura che avrà effetti destanti per l'intero settore, soprattutto in campo agricolo, dove operano migliaia di imprese cooperative che svolgono un ruolo di grande rilevanza economica e sociale».
In un quadro generale preoccupante, con la nuova Politica agricola comune da attuare dopo il 2013 alle porte, servirebbe un'azione di governo efficace che manca per il settore agricolo (ma non solo in questo). «A questo punto -ha ripreso Politi- ci chiediamo: ma gli Stati generali dell'agricoltura annunciati dal ministro Francesco Saverio Romano si terranno? Qualche dubbio sorge legittimo. Comunque, per la Cia, che fin dal 2004 ha proposto la Conferenza nazionale dell'agricoltura e dello sviluppo rurale, resta un'occasione importante per costruire un progetto organico di sviluppo e competitività, una nuova politica agraria, di fronte a cui le istituzioni e le rappresentanze agricole possano assumersi le proprie responsabilità, impegnandosi a realizzarlo» ha concluso il presidente Cia.