
[14/09/2011] News
Luigi Nannipieri ha scritto un libriccino smisuratamente spocchioso e demagogico contro chi -Settis in testa- avrebbe nientepopodimeno spento e ingabbiato la bellezza del nostro paese. E' l'ora perciò di riappropriarci di quel che con le Università e i musei, questi incravattati ci hanno tolto con i loro convegni, biglietti, studi che come Mandrake hanno fatto sparire le persone.
Da qui l'appello del nostro Don Chisciotte ai pirati Sgarbi e compagni perché in nome anche della antica visione cristiana ci si riappropi di quanto ci è stato scippato.
Dati i tempi e non solo per i musei ma anche il paesaggio e i monumenti, uno si chiede se Nannipieri c'è o ci fa. I monumenti crollano, i musei faticano a stare aperti, Bondi aveva chiamato ad occuparsene un esperto di hamburger e noi dobbiamo far fuori Settis e compagnia che questa situazione vergognosa denunciano e cercano di cambiare?
La gente deve certo riappropriarsi della bellezza innanzitutto salvandola dalla speculazione, dall'abbandono, dai condoni. Avevo già ricordato a Nanniperi che questo può riuscire solo se ci sarà l'impegno delle istituzioni, degli esperti con o senza cravatta come riuscimmo tanti anni fa con il parco di San Rossore facendo saltare il progetto sterpiapineta dei Salviati.
Ma mi piace ricordare -per stare sempre vicini a casa- quando negli anni 70 la provincia, il comune di Pisa e il comune di Pisa, il comune di Calci e l'Università ( si l'Università con il prof Tongiorgi) riuscimmo a far partire una nuova gestione della Certosa di Calci che i conti deve farli con il governo e i suoi tagli e non certo con Paolucci e altri.
Anche quella è insopportabile accademia in attesa che Nanniperi la metta in salvo facendo scendere in campo Sgarbi?
Con le bischerate non si va lontani.