
[14/09/2011] News
In Kenya è lutto nazionale per l'esplosione dell'oleodotto avvenuta nella zona industriale di Nairobi che ha causato oltre cento morti e moltissimi feriti. Purtroppo molti di questi sono gravi colpiti da ustioni di terzo grado causate dalle fiamme innescate dalla deflagrazione. Gli ospedali della città sovraffollati non hanno personale sufficiente e medici specializzati in ustioni per far fronte all'emergenza.
Per questo il ministro della Sanità, Anyang Nyong'o, ha rivolto un appello ufficiale allo stato indiano di Gujarat, per l'invio di medici specialisti. Ancora una volta ad essere maggiormente colpita è la parte più povera della popolazione, l'incendio ha interessato infatti una baraccopoli. Questo incidente si inserisce in un contesto drammatico per il paese colpito dalla siccità (che perdura da diverse stagioni) come altri del Corno d'Africa.
Una tragedia umanitaria che complessivamente sta interessando diversi milioni di persone. La comunità internazionale dopo qualche indugio iniziale sta reagendo. La Banca mondiale ha offerto il proprio sostegno alle popolazioni del Kenya settentrionale. Saranno stanziati 407 milioni di dollari, per i settori agricolo, sanitario, idrico e delle infrastrutture- ha comunicato l'istituzione finanziaria internazionale dalla sede centrale di Washington: «E' stato raggiunto un accordo con il governo di Nairobi per interventi di medio-lungo periodo per contribuire ad assicurare la sopravvivenza di 3,5 milioni di kenyoti gravemente colpiti dalle ricadute delle sfavorevoli condizioni meteo».