
[19/09/2011] News toscana
Il sindaco di Firenze Matteo Renzi, sceglie il "cento" come numero simbolo della sua azione politica futura e presente. A fine ottobre si terrà a Firenze la convention dei cosiddetti "rottamatori" (almeno così inizialmente erano stati definiti), dove Renzi espliciterà attraverso appunto i "100 punti per l'Italia", le sue proposte per il Paese alternative a quelle del governo, ma anche diverse probabilmente a quelle effettuate dal maggior partito di opposizione che è lo stesso in cui milita il sindaco.
Riteniamo però che un appuntamento più importante per le ambizioni di Renzi sia quello dell'edizioni bis dei "100 luoghi per Firenze", che si svolgerà il prossimo 28 settembre. 100 assemblee pubbliche, dove a detta del sindaco, con un po' di demagogia, i fiorentini dovrebbero cambiare la città. L'iniziativa comunque ha valenza sicuramente positiva, ed è un modo dell'amministrazione di proporsi alla cittadinanza in discontinuità almeno con il recente passato.
Quello che più interessa ai cittadini fiorentini, al di là delle simpatie o meno verso la persona Renzi, e anche verso suoi comportamenti (sono in molti a non aver condiviso gli attacchi ripetuti al sindacato e la mancata partecipazione in piazza contro la manovra del governo), sono infatti le proposte che l'amministrazione farà alla città o meglio la valutazione per una sua eventuale rielezione (se verrà ricandidato) sarà fatta sulle cose promesse e poi realizzate (o meno).
Del resto il "sindaco del fare" va valutato su questo piano. Aspetti positivi dal nostro punto di vista ce ne sono, vedi le pedonalizzazioni, mentre qualche perplessità lascia il Piano strutturale in particolare rispetto alla prospettiva e alle funzioni che Firenze dovrebbe avere nell'area metropolitana. Meno bene, solo per accennare sinteticamente ad altri punti, il discorso sulle infrastrutture di mobilità anche se qui le responsabilità non sono solo dell'amministrazione: ritardi nella partenza dei lavori sulla linea 2 della tramvia (che doveva essere pronta per il 2014 quando si svolgeranno le elezioni amministrative, ma sul rispetto della data abbiamo forti dubbi), incertezze sull'Ataf che non garantisce un servizio efficiente all'altezza di quelli nord europei, mancanza ancora di un piano della mobilità ciclabile dove anzi rispetto al passato si è registrato qualche arretramento (aspettiamo ora di vedere all'opera il nuovo assessore Meucci che ha anche la delega all'ambiente oltre a quella dell'urbanistica).
Il sindaco per sua dichiarazione però gioca tutta la credibilità sulle Cascine, che vuole far diventare le «Grandi Cascine», collegando il parco attuale con l´Argingrosso attraverso una passerella ciclopedonale sull´Arno. Una mega area verde urbana da 400 ettari e 11 mila alberi in tutto, da realizzare anche questa entro il 2014.
L'impresa lo diciamo subito è titanica. Infatti l'area attuale, chiamarla parco è un eufemismo: nonostante le alberature storiche che forniscono prestigio, è un misto di funzioni poco compatibili tra loro, ed è violata in mille modi senza adeguati controlli. Le proposte nuove non mancano come l'eliminazione delle discoteche, nuovi parcheggi, area concerti, noleggio bici, area camper, accessi wifi.. Trovare i finanziamenti per le realizzazioni sarà uno dei problemi anche se l'amministrazione conta sul recente accordo Tav e su denari che potrebbero arrivare in città con i mondiali di ciclismo. Inoltre ci sono i soldi dei privati che però vogliono il loro tornaconto.
L'altro problema è rendere sostenibile la proposta complessiva fatta di molte idee che devono essere ben integrate con quella che riteniamo la funzione principale. Cioè avere un parco, polmone verde della città, da poter vivere in piena sicurezza a piedi o in bicicletta, servito da soli mezzi pubblici non inquinanti. Il resto i fiorentini lo possono veder realizzato anche da altre parti.