[20/09/2011] News

Lieto evento a Porto Cesareo nate le prime 20 tartarughe Caretta caretta

Il lieto evento è importante e la notizia è buonissima, tanto che  della nascita di 20 piccole tartarughe marine Caretta caretta si sa l'orario esatto: alle 1.30 della notte del 20 settembre  a Porto Cesareo (Lecce) hanno visto la luce 20 piccoli rettili marini. L'Amp di Porto Cesareo è più che soddisfatta: «Finalmente la scorsa notte hanno iniziato la loro emozionante avventura le prime meravigliose tartarughine. Questa notte, così vicina all'essenziale, così profondamente naturale ha toccato i cuori di tutti coloro che hanno seguito con fatica e trepidazione i 60 lunghi giorni di attesa... Non ci resta che augurare buon viaggio alle piccole-grandi avventuriere».

Le uova schiuse erano state deposte sulla spiaggia da una tartaruga marina nella notte del 19 luglio. Il monitoraggio scientifico del nido è stato affidato al Centro recupero tartarughe marine del Parco di Rauccio (il cui referente è Giacomo Marzano) e al Centro recupero tartarughe marine dell'Osservatorio faunistico della Provincia di Lecce (referente Chiara Caputo). Le uova sono state sorvegliate anche dai volontari di Legambiente per tutto il periodo, 24 ore su 24, grazie anche alla collaborazione di altre associazioni locali, con le quali è stato realizzato un piccolo campo base per la sorveglianza e per fornire informazione ai cittadini, con l'aiuto di volontari arrivati in Puglia da tutta Italia. Al monitoraggio di vigilanza, peraltro, hanno preso parte anche il personale dell'Area marina Protetta di Porto Cesareo, del Centro recupero tartarughe marine del Parco di Rauccio, del Centro recupero tartarughe marine dell'Osservatorio faunistico della Provincia di Lecce e della Co.G.E.A.V..

E' atata quindi grande la soddisfazione dei volontari di Legambiente, guidati  di Giacomo Marzano, incaricato dall'Area marina protetta di Porto Cesareo e responsabile per conto del ministero dell'ambiente del  monitoraggio scientifico del nido, nel vedere emergere dalla sabbia le tartarughine.

Legambiente spiega che «durante questi mesi, i volontari hanno misurato le temperature a 10, 20 , 30 e 40 centimetri di profondità nel nido, per tre volte al giorno tutti i giorni (alle 8, alle 12 e alle 20), per aggiornare il registro di campo mentre, alla nascita, tutte le giovani tartarughe sono state misurate e pesate prima di essere liberate per raggiungere autonomamente il mare». 

Il successo della nidificazione è una notizia importante: si tratta del primo nido rilevato e monitorato sull'arco ionico pugliese, mentre un'altra nidificazione è stata rilevata a Campomarino di Maruggio (Taranto), circa 20 chilometri più a ovest.

Antonio Nicoletti, responsabile aree protette di Legambiente, spiega che «il sito del lieto evento si trova a circa 500 metri a sud della Torre di Lapillo, sede del Centro di educazione ambientale di Legambiente, in pieno centro abitato ma significativamente sgombro da concessioni balneari e quindi privo di fari puntati sul mare e di musica notturna. Per questa notte si attende la seconda schiusa e probabilmente altre ne seguiranno fino a che tutte le circa 60 uova del nido non avranno dato il loro frutto, e se ad oggi ancora nulla sappiamo delle altre deposizioni che la madre dovrebbe aver effettuato nell'area, possiamo dire con certezza che da ora in poi terremo d'occhio tutta la costa dell'Area marina protetta, che con questo evento ha acquisito un nuovo ruolo e una grande responsabilità». 

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