[21/09/2011] News

Clima, Ban Ki-moon ai leader mondiali: «Stiamo superando i limiti del nostro pianeta»

Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, intervenendo al Dialogo dei leader sui cambiamenti climatici organizzato in occasione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite in corso a New York, ha esortato i leader mondiali «A intensificare gli sforzi internazionali per trovare delle soluzioni ai cambiamenti climatici. I governi devono dar prova di maggiore impegno per giungere ad un esito positivo nei negoziati per ridurre le emissioni di gas serra e per rafforzare le misure di adattamento ai cambiamenti climatici».

Ban Ki-moon ha sottolineato che «I governi dovrebbero servirsi degli accordi conclusi durante la Conferenza della Nazioni Unite a Cancun, in Messico, l'anno scorso, dove sono stati fatti dei progressi sulla lotta contro la deforestazione l'adattamento ai cambiamenti climatici, la condivisione delle tecnologie ed i finanziamenti a breve e lungo termine. Numerosi Paesi stanno facendo progetti rimarchevoli, sia che si tratti di  salvaguardare le foreste, di migliorare il rendimento energetico, di migliorare la preparazione alle catastrofi o anche di promuovere la pianificazione urbana. Li fanno perché è buono per le loro economie e per la salute ed il benessere delle loro popolazioni. In tutti i casi, l'ingrediente essenziale per ottenere il successo non è né il denaro né la tecnologia, anche se questi possono aiutare. L'ingrediente più importante è una direzione efficace».

Ban ha poi messo i piedi nel piatto del dibattito che sta portando faticosamente alla Conferenza Unfccc,  che si terrà dal 28 novembre al  9 dicembre a Durban, ed ha chiesto «Un piano preciso per il futuro del Protocollo di Kyoto», con impegni precisi e obbligatori per la riduzione dei gas serra dopo il 2012. Il segretario generale dell'Onu ha ricordato che «Le promesse di finanziamento per ridurre i cambiamenti climatici sono state finanziate solamente ad un livello del 60% e non sufficientemente per avere una minima chance di limitare il global warming a 2 gradi Celsius al di sopra dl livello pre-industriale. Dobbiamo far meglio, e velocemente. I governi devono aumentare le loro ambizioni in maniera drastica. I governi dei Paesi sviluppati devono andare avanti, ma tutti i Paesi devono contribuire»

Ban ha detto ai leader arrivati a New York di contare su di loro «Per giungere ad un risultato soddisfacente durante la Conferenza dei firmatari dell'Unfcccc  che avrà luogo a Durban, in Sudafrica, quest'anno e  durante la Conferenza sullo sviluppo sostenibile dell'anno prossimo in Brasile (Rio+20). Mi appello a voi: aiutateci ad ottenere un successo a Durban. Utilizzate tutta la vostra esperienza, la vostra competenza e la vostra influenza per far progredire la nostra azione sul cambiamento climatico. Aiutateci a difendere la scienza che dimostra q che destabilizziamo il nostro clima e che stiamo superando pericolosamente i limiti del nostro pianeta. Insieme possiamo costruire le basi di un'economia sostenibile, capace di proteggere i più vulnerabili e di rendere il mondo più pulito, più sicuro e più sano».

Qualche ora prima la segretaria esecutiva dell'Unfccc , Christiana Figueres, aveva chiesto ai governi dei Paesi sviluppati di rispettare le loro promesse  di evolvere verso un'economia low-carbon, come risposta ai cambiamenti climatici:  «Il mondo si aspetta davvero dai governi che prendano a Durban delle nuove misure importanti per mettere in opera un sistema globale efficace che risponda ai cambiamenti climatici».

La Figueres ha spiegato quali sono i 4 temi sui quali spera che I governi facciano dei progressi : il Protocollo di Kyoto; le regole per assicurare il controllo degli sforzi per la lotta contro il cambiamento climatico e per assicurare che siano sufficienti a mantenere l'aumento della temperatura globale sotto i 2 gradi; chiarire le questioni dei finanziamenti, in particolare il Green Fund, e le procedure per arrivare ai 100 miliardi di dollari all'anno promessi a Cancun entro il 2020; rendere operativo il nuovo meccanismo tecnologico sui cambiamenti climatici concordato a Cancun, e il Comitato di adattamento. La Figueres ha precisato che, a margine dei lavori dell'Assemblea generale dell'Onu e degli incontri ad alto livello, «I presidenti del Messico e del Sudafrica consulteranno gli altri Capi di Stato riuniti a New York su questi quattro temi che politicamente i più conflittuali nei negoziati sul clima».

Ban Ki-moon ha lanciato anche l'iniziativa "Sustainable Energy for All"  sottolineando che «La mancanza di accesso all'energia pulita a prezzi accessibili  mette a repentaglio il raggiungimento degli obiettivi globali per combattere la povertà e le malattie. L'energia è fondamentale per il progresso umano, per la salute, l'educazione, la produzione di posti di lavoro e per la competitività economica» dice il segretario generale dell'Onu in un intervento letto all'United Nations Private Sector Forum on Sustainable Energy for All dalla sua vice Asha Rose Migiro, che ha annunciato l'istituzione di un High-Level Group on Sustainable Energy for All tra Onu ed imprese private e che sarà composto anche da rappresentanti dei governi e della società civile di tutto il mondo.

1,4 miliardi di persone non hanno accesso all'elettricità, un altro miliardo ha a che fare con reti elettriche non affidabili. Quasi 3 miliardi di persone dipendono dai combustibili solidi come il carbone o le biomasse tradizionale per la cucinare e riscaldarsi. "Sustainable Energy for All"   punta esplicitamente a  conseguire l'accesso universale ai servizi energetici moderni, raddoppiando entro il 2030 il tasso di miglioramento dell'efficienza energetica e la quota delle energie rinnovabili nel mix energetico globale. Ai Paesi del mondo saranno chiesti nuovi impegni e di realizzare partnership pubblico-private ​​per stimolare gli investimenti privati nell'accesso all'energia pulita. «Dobbiamo fornire l'accesso all'energia per tutti - dice Ban - Ma abbiamo anche bisogno di ridurre al minimo i rischi dei pericolosi cambiamenti climatici, garantendo che l'energia universale sia pulita e sostenibile. In breve, abbiamo bisogno di una rivoluzione energetica pulita, subito».

 

Ban Ki-moon ha chiesto  al direttore generale dell'United Nations industrial development organization (Unido) Kandeh Yumkella, ed all'United States banking executive, Charles Holliday, di guidare la preparazione del gruppo che si occuperà della Global Action Agenda per la Conferenza Rio+20 ed ha spiegato che «La linea fondamentale per il gruppo, anzi per tutti noi, è quella di mettere in pratica la sostenibilità,  nelle nostre politiche, attività commerciali, decisioni finanziarie... e, non ultimo, nella nostra vita quotidiana. Il 2012, che è anche l' International Year of Sustainable Energy for All , rappresenta per il mondo un'occasione storica ​​per fare progressi su questo tema».

Ban ha anche annunciato che è stato sviluppato un "Framework for Business Action" «Per aiutare, ispirare e guidare il sostegno alle imprese per ottenere energia sostenibile per tutti. Il quadro, che viene sviluppato in collaborazione con le aziende leader del Global Compact ,  un'iniziativa che mira a promuovere pratiche aziendali socialmente responsabili, delinea tre modi per coinvolgere le Nazioni Unite. Sono core business ed operazioni interne delle imprese, investimenti sociali e sostegno ed impegno dei governi».

«Siete tutti rivoluzionari - ha detto Ban nel suo messaggio agli imprenditori - So che questo può essere qualcosa che non siete abituati a sentirvi dire. Ma, di fatto, facciamo  parte di una rivoluzione nel rapporto tra le Nazioni Unite e il settore privato. Il settore privato sta diventando un fondamentale, ed anche centrale, partner di tutta l'ampia organizzazione dell'Onu. Insieme stiamo facendo cambiamenti profondi e durevoli. Lo abbiamo visto nel campo della salute pubblica. Lo abbiamo visto nel lavoro del Global Compact. Sono convinto (....) Questi obiettivi sono ambiziosi. Ma sono realizzabili. Insieme, possono rivitalizzare l'economia globale, aiutare a combattere il cambiamento climatico, fare un lungo cammino a garantire pari opportunità per tutti. Dibattiamo della sostenibilità da 20 anni e più. E' stata approvata da conferenze e governi, ma non è diventata parte integrante del nostro Dna politico. Dobbiamo ancora riuscire a cambiare il business as usual. Vi auguro, come uomini d'affari, di poterci aiutare. Dobbiamo far sì che la sostenibilità possa essere venduta, sia sul mercato con alti e bassi della politica elettorale che nel mercato commerciale in cui parla il denaro. Ora è il momento di passare dal pensare a breve termine  agli investimenti di valore di lungo termine. Sono molto lieto di vedere come molti governi ed imprese siamo disposti ad agire. Dall'Africa all'America, dall'Europa alla Cina, dobbiamo costruire su questi esempi. Dobbiamo anche sfruttare le opportunità che si presentano lungo la strada per Rio: l'Oslo Conference on Financing Energy Access for the Poor; la Bonn Conference on the Water-Energy-Food Security Nexus; il World Future Energy Summit. Tutte  contribuiranno a rafforzare l'a nostra agenda ed a creare il clima giusto per l'Anno internazionale per l'energia sostenibile per tutti nel 2012».

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