[23/09/2011] News

Gas serra, Palau si rivolge alla Corte di giustizia internazionale e all'Onu: «Vogliamo i danni dai Paesi inquinatori»

Il piccolo Stato insulare di Palau (o Belau), una manciata di isole della Micronesia che si estendono su 488 km2, sperse nell'Oceano Pacifico, tra le Filippine e Papua Nuova Guinea, si è rivolto all' International court of justice (Icj), per sapere se i governi dei Paesi abbiano la responsabilità legale di garantire che qualsiasi attività svolta sul proprio territorio che emetta gas serra non danneggi gli altri Stati.

Il presidente di Palau, Johnson Toribiong (nella foto), intervenendo All'Assemblea generale dell'Onu in corso a New York, ha annunciato che il suo Paese, insieme alle Isole Marshall,  chiederà anche ai 193 Paesi membri dell'Onu una "advisory opinion" urgente, ma che non sarebbe vincolante  della Corte di giustizia internazionale.

Palau è uno dei  piccoli Stati insulari del Pacifico che sono spesso intervenuti all'Assemblea generale dell'Onu per raccontare l'impatto drammatico che i cambiamenti climatici hanno sul loro territorio e sulle vite dei loro cittadini e di come i gas serra emessi dai Paesi industrializzati e da quelli emergenti stia mettendo a rischio la stessa sopravvivenza dei loro Stati e delle comunità che vivono sulle isole.

Ma in un consesso di giganti i meno di 20.000 abitanti di Palau, e un governo che ha sede a Ngerulmud, un villaggio di forse 400 abitanti, rischiano di essere ignorati, per questo il presidente Toribiong ha preso la parola all'Onu per dire che «E'  vitale che venga presa un'azione urgente combattere i cambiamenti climatici, data  l'immediatezza della minaccia».

Riferendosi alla richiesta di Palau di un parere dell'Icj il presidente di Palau ha detto «Sul caso dobbiamo essere chiari: la Corte di giustizia internazionale ha già confermato che il diritto internazionale consuetudinario impone agli Stati di assicurare che le attività nell'ambito della loro giurisdizione e controllo rispettino l'ambiente di altri Stati. Allo stesso modo, l'articolo 194 (2) delle Nazioni Unite sul diritto del mare stabilisce che gli Stati devono prendere tutte le misure necessarie per garantire che le attività sotto la loro giurisdizione o controllo non si diffondano e non provochino danni da inquinamento ad altri Stati. E' tempo di determinare quello che significa il principio della legalità internazionale  nel contesto del cambiamento climatico»."
Toribiong ha anche messo in guardia i leader mondiali e gli altri Paesi sugli effetti dannosi della pesca eccessiva nelle acque che circondano gli arcipelaghi di Palau e in quelle degli altri piccoli Stati insulari del Pacifico ed ha annunciato che una riunione regionale che si terrà a Palau a dicembre valuterà l'opportunità di stabilire una zona speciale per la salvaguardia del tonno: «Per troppo tempo, lo sfruttamento del tonno ha ignorato la sua salvaguardia. Questo squilibrio non è sostenibile e deve essere invertito attraverso la creazione di una tuna conservation zone».

Palau ha già istituito una riserva marina di 2,7 milioni di km2 per proteggere gli squali.

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