
[26/09/2011] News
La Commissione europea ha lanciato oggi una consultazione pubblica sul rafforzamento delle misure dell'UE tendenti a ridurre le emissioni di gas fluorurati, un gruppo di gas industriali che contribuiscono fortemente al riscaldamento globale. La consultazione è aperta fino al 19 dicembre 2011 e si rivolge a tutte le parti interessate.
I gas serra contemplati dal protocollo di Kyoto comprendono tre "famiglie" di gas fluorurati: idrofluorocarburi (Hfc), perfluorocarburi (Pfc) e esafluoruro di zolfo (Sf6). Il contributo di singoli gas fluorurati per tonnellata al riscaldamento globale è da 140 a 23 900 volte superiore2 a quello del biossido di carbonio (CO2), il più comune gas a effetto serra.
I gas fluorurati sono sempre più utilizzati in tutta una serie di applicazioni industriali come condizionatori d'aria (HFC), apparecchi di refrigerazione e estintori d'incendio (Hfc e Pfc), elettronica, prodotti farmaceutici e cosmetici (Pfc) e produzione di magnesio e alluminio e commutatori ad alta tensione (Sf6).
La Commissione Ue spiega che «Nel 2006 sono stati adottati due atti legislativi distinti per invertire tale tendenza e aiutare l'Ue e gli Stati membri a raggiungere gli obiettivi in materia di emissioni fissati nel protocollo di Kyoto. La direttiva 2006/40/CE ("direttiva sugli impianti mobili di condizionamento d'aria") prevede il divieto di utilizzo dei gas fluorurati con un elevato potenziale di riscaldamento globale a partire dal 2011. Il regolamento (CE) n. 842/2006, ("regolamento gas fluorurati") considera taluni gas fluorurati in tutte le altre applicazioni, concentrandosi sulle principali applicazioni fisse quali la refrigerazione e il condizionamento dell'aria. Mira ad evitare perdite da apparecchiature contenenti tali gas. Diversamente dalla direttiva sugli impianti mobili di condizionamento d'aria, il regolamento prevede solo alcune restrizioni sull'uso dei gas fluorurati».
La "Relazione della Commissione sull'applicazione, gli effetti e l'adeguatezza del regolamento (CE) n. 842/2006 su taluni gas fluorurati ad effetto serra", adottata oggi, conclude che «Il regolamento vigente dell'UE sui gas fluorurati ha un impatto notevole ma che senza l'adozione di ulteriori misure, le emissioni di gas fluorurati dovrebbero mantenersi ai livelli attuali nel lungo termine». Lo studio definisce un ampio margine di manovra «Per ulteriori riduzioni economicamente efficaci delle emissioni, soprattutto in conseguenza della crescente possibilità di sostituire in diversi settori i gas fluorurati con prodotti alternativi il cui contributo al cambiamento climatico è inferiore o nullo» e si conclude affermando che «Potenzialmente l'Ue potrebbe eliminare fino a due terzi delle attuali emissioni di gas fluorurati, entro il 2030».
Secondo la commissaria per l'azione per il clima, Connie Hedegaard, «Il regolamento UE sui gas fluorurati è riuscito a contrastare una tendenza crescente delle emissioni e ha stimolato l'innovazione tecnologica. Tuttavia, la transizione verso un'economia competitiva a basse emissioni di carbonio nell'UE entro il 2050 richiede un'azione ambiziosa intesa a ridurre le emissioni provenienti da tutti i settori. È chiaro che esiste un ampio campo di applicazione per riduzioni economicamente convenienti per le emissioni di gas fluorurati e dopo la consultazione pubblica intendo proporre nuove misure legislative in materia nel prossimo anno».
Tornando alla consultazione, i temi includono nuovi accordi volontari, divieti per i nuovi prodotti e attrezzature e l'introduzione di un regime verso una graduale eliminazione della disponibilità di Hfc sul mercato dell'Ue. I gas fluorurati rappresentano attualmente il 2% circa delle emissioni di gas a effetto serra dell'UE. La stabilizzazione delle emissioni di gas fluorurati ai livelli attuali, senza l'adozione di ulteriori misure, significa che la loro quota potrebbe aumentare in modo considerevole in futuro.
La Commissione sottolinea che il suo esame del regolamento del 2006 "gas fluorurati" «Indica che tale misura e una direttiva parallela concernente l'uso dei gas fluorurati negli impianti mobili di condizionamento d'aria già contribuiscono al conseguimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas fluorurati a livello dell'Ue e degli Stati membri, come previsto dal protocollo di Kyoto. Si prevede che questa politica eviterà quasi la metà delle emissioni di gas fluorurati previste entro il 2050 se saranno rettificate le lacune nella sua attuazione ed esecuzione. La Commissione invita pertanto gli Stati membri a intensificare gli sforzi in questo senso.Tuttavia, nonostante questi impatti importanti della vigente legislazione, le emissioni totali di gas fluorurati non dovrebbero diminuire nel lungo periodo rispetto al livello attuale. Questo perché essi trovano utilizzo in un numero crescente di apparecchi, come i condizionatori d'aria e gli apparecchi di refrigerazione. Si tratta, tuttavia, di settori in cui l'utilizzo di alternative sta diventando sempre più realizzabile».