
[27/09/2011] News
La Commissione Ue ha trovato un'intesa sulla proposta di direttiva per introdurre un sistema comune per la tassazione delle transazioni finanziarie a partire dal 2014. Il varo formale dovrebbe però avvenire domani in concomitanza con il discorso sullo stato dell'Unione che il presidente Barroso terrà davanti al Parlamento.
Greenreport.it ne ha già parlato (vedi link) commentando l'approvazione del Parlamento Ue. Oggi, in occasione appunto dell'intesa trovata in Commissione, riceviamo e pubblichiamo questo intervento di Alfiero Grandi, sottosegretario Governi: Prodi II, Amato II, D'Alema II deputato XIV legislatura segretario confederale CGIL
La decisione europea di introdurre la tassazione delle transazioni finanziarie è una svolta epocale.
La decisione europea di introdurre una tassazione sulle transazioni finanziarie ,che sarà formalizzata domani dalla commissione davanti al parlamento europeo, è una decisione epocale. E' la prima volta che un livello sovranazionale come l'Unione europea decide di adottare un provvedimento di questa natura.
Prima ancora di essere una tassazione è in realtà un provvedimento di controllo dei movimenti finanziari, perché così le transazioni finanziarie uscirano dall'ombra, e di scoraggiamento delle speculazioni, perché pur essendo una tassazione di lieve entità si cumula rapidamente per chi sposta i capitali in cerca di facili guadagni.
Naturalmente anche le entrate per le casse degli Stati sono importanti.
Dopo questa decsione europea dovrebbe essere posto il problema di un sistema di tassazione di questo tipo a livello mondiale, in particolare coinvolgendo Usa e Cina.
Comunque domani sarà un giorno importante perché questo è il primo vero provvedimento strutturale dopo la crisi del turbo capitalismo finanziario iniziata alla fine del 2007 e di cui stiamo ancora pagando pesantemente le conseguenze.
Il Governo italiano si è distinto per la sua inutilità anche su questo provvedimento, visto che il Ministro Tremonti ha dedicato le prime dieci pagine della sua relazione alla legge finanziaria del 2004 proprio per escludere tassativamente questo provvedimento che ora per fortuna (anche per la nostra) è adottato dall'Europa.
Il 2° Governo Prodi aveva questo punto nel programma ma purtroppo non ha avuto il tempo di completarne l'approvazione. Ora l'Europa ha deciso e questo è molto importante.
W l'Europa