
[28/09/2011] News toscana
Secondo Legambiente Arcipelago Toscano «A Campo nell'Elba le amministrazioni comunali, sia quelle di centro-destra che di centro-sinistra, sembrano avere un nemico comune: i pini che caratterizzano il paesaggio, anche urbano, di Marina di Campo. Un'ossessione bipartisan per la motosega che sembra aver colpito anche l'attuale amministrazione e ci chiediamo che fine abbia fatto chi nel centro-destra (magari poi diventato Consigliere comunale...) chiamava allarmato Legambiente chiedendo un intervento per fermare la "strage di pini" ordita dalla precedente amministrazione di centro-sinistra-destra».
Nonostante i politici preoccupati si siano eclissati, ai soci campesi di Legambiente continuano ad arrivare le proteste e le richieste di intervento da parte dei cittadini e l'associazione ne rende nota una delle più significative: «Vorrei segnalare un fenomeno che, a Marina di Campo, sta assumendo proporzioni allarmanti: il taglio dei Pini. In alcuni casi vengono tagliati alberi pericolosi, ma altre volte sembra che vengano tagliati solo perché spazzare gli aghi dalla strada è un lavoro in più che si può evitare tagliando la pianta. L'attuale amministrazione segue, a mio avviso, questa "scuola di pensiero" per non scontentare nessuno. Spesso i pini servono a nascondere degli edifici, che a Campo sono molti, non particolarmente gradevoli esteticamente; la conseguenza del loro taglio, oltre ad avere un paese meno verde, è quella di avere un paese più brutto. E' chiaro anche che le piante tagliate non vengono sostituite da altre, anche di specie diversa. Spero che questa segnalazione possa servire a qualcosa, magari a far in modo che per ogni pianta tagliata una nuova la sostituisca».
Il previsto abbattimento dei pini di Via Marconi sarebbe confermato anche da ambienti vicini all'Amministrazione Comunale. Legambiente spiega che «Il meccanismo sembra lo stesso dei tentativi in questo senso fatti in passato, basandosi su relazioni "tecniche" che confermavano quel che l'amministrazione intendeva fare, senza tener conto delle proteste dei cittadini e delle indicazioni di Legambiente e Wwf che spiegavano come poter "gestire" i pini senza che provocassero danni al manto stradale e soprattutto senza doverli abbattere. Intanto il taglio dei pini è già stato avviato e a Marina di Campo si parla insistentemente di un supertecnico incaricato di redigere la condanna a morte dei pini di via Marconi, speriamo non sia vero perché questo muterebbe il paesaggio del centro storico campese».
Secondo gli ambientalisti cosa potrebbe succedere lo spiegano due foto che hanno inviato alla stampa: «Una mostra come il pino tagliato in primavera sia stato sostituito da uno squallido vaso di plastica, nell'altra c'è uno dei pini più "incriminati", quello un po' storto che davanti ad un negozio, che ambienti comunali indicano come il prossimo da abbattere e che dovrebbe essere sostituito da una grande aiuola, sfigurando e banalizzando così il progetto di valorizzazione della via centrale di Marina di Campo che si basava proprio sulla presenza dei pini».
Anche Paolo Franceschetti, un commerciante campese già candidato per i Verdi al consiglio provinciale, interviene sulla vicenda scrivendo una lettera aperta ai consiglieri della lista di centro-destra "Nuovo Progetto per Campo" che amministra il Comune da un anno e mezzo:
Stanno tagliando i pini della piazza del Municipio a Marina di Campo, un'azione simbolica molto forte, non si tagliano in nome delle solite scuse già accampate dal duo Graziani/Galli negli anni precedenti, allora si cercò di tagliarli perché presunti malati (falsamente erano sanissimi) o perché di intralcio alla circolazione pedonale, mentre i tavolini e i gonfiabili esposti all'esterno dei negozi aiutano il passeggio di portatori di handicap o delle mamme con passeggini.
I pini oggi sono "antiestetici" perché saranno sostituiti da una fontana con giochi d'acqua e luci, come la preesistente e scarsamente funzionante già collocata in altra piazza del paese. I pini sono anche "Antistorici" perché "i pini a Campo non sono autoctoni", invece le strade, le case e gli hotel costruiti sul lungomare sbancando le dune di sabbia e rovinando la bellissima spiaggia hanno maggiore dignità di esistere.
Tralascio le risibili argomentazioni "gli aghi di pino sporcano" e "le pigne sono pericolose", potremmo anche aggiungere che l'indigestione di pinoli può essere un potenziale danno per la salute umana.
Sarebbe interessante carpire una motivazione per tale nuovo assetto in una così simbolica piazza che prevede una fontana invece di mantenerne l'imponente cornice arborea quasi secolare.
Ciò sarà un bruttissimo segnale per chi abbia un pino davanti al proprio negozio e bar e ristorante, domani non ci sarà più una ragione "morale" ed "emotiva" da far valere, " prepariamoci a richieste di taglio supportate da nobili motivi: "gli alberi rompono le balle, rompono il marciapiede e io non posso mettere un tavolino in più o un bel espositore di ciabatte"!
Non voglio scomodare il pensiero di Italo Calvino o di premi Nobel quali Konrad Lorenz o Wangari Muta Maathai, presidente del Green Belt Movement, recentemente scomparsa per indurre gli amministratori campesi ad avere più sensibilità ambientale o coraggio intellettuale, per ciò basterebbe aver letto almeno 5 o 6 albi di Tex Willer, l'eroe del west che sembra quasi impersonare Kant dal punto di vista etico.
A tutti i giovani consiglieri comunali suggerirei perciò di leggersi un bel albo di Tex prima di andare a fare danno in Giunta o Consiglio comunale.