[28/09/2011] News
Credo che poche persone, nel variegato mondo del WWF, possano rappresentare l'immagine del socio, dell'attivista, del collaboratore e del sostenitore meglio di Gino Cantoro, scomparso prematuramente all'affetto dei suoi cari e alla stima di tutta l'Associazione.
Dalla prima volta che lo incontrai, giovane appassionato vuvueffino, nel castello dei principi Dentice di Frasso a San Vito dei Normanni, a poca distanza da Torre Guaceto, mi colpirono subito il suo entusiasmo, il suo amore per la natura, il suo impegno concreto per l'opera di salvataggio degli ultimi brandelli di natura che già la grande Maria Luisa Romanazzi Carducci, presidente del WWF Puglia e poi Consigliera nazionale, aveva iniziato.
Gino, con cui avemmo continui e fecondi incontri sia nelle riunioni, sia nelle manifestazioni pubbliche ma sopratutto sul campo, da vero apostolo della natura non abbassò mai le armi in difesa dell'ambiente e del territorio, battendosi anche come un leone per assicurare la presenza del WWF in storiche opere dell'uomo come la Masseria dell'Oasi Le Cesine e la "sua" adorata Torre Guaceto, più volte insidiata da forze esterne all'Associazione.
La sua capacità d'interlocuzione con il potere, mai però cedendo sui principi dell'ambientalismo, ha fatto raggiungere al WWF obbiettivi importanti in tutta la Puglia (ricordo un viaggio sul Gargano per incontrare un sindaco del luogo) ma soprattutto nel suo magico Salento.
Se l'ambientalismo meridionale, pur tra le continue e spesso insormontabili difficoltà, ha saputo ottenere tante vittorie, specialmente nella creazione di aree protette e di Oasi WWF, gran parte del merito va al grande, indimenticabile Gino Cantoro che ci ha lasciato nell'anno del cinquantenario dell'Associazione. Aprendo un vuoto che solo la presenza dei luoghi, grazie a Lui salvati dal degrado, potrà riempire. E che gli sopravviveranno per sempre.