[29/09/2011] News toscana

Val di Cornia: la Regione cofinanzia il piano per migliorare l'acqua potabile

Entro un anno circa l'acqua della Val di Cornia dovrebbe migliorare qualitativamente e i parametri arsenico e boro (oggi sottoposti a deroghe) dovrebbero tornare entro i limiti di legge previsti dall'Europa. L'arsenico nelle acque potabili sarà rimosso nel nuovo grande impianto che sorgerà nell'area Enel di Tor del sale a Piombino (dovrebbe essere ultimato entro la fine del 2011), mentre per il boro presente in eccesso sia in Val di Cornia sia all'isola d'Elba, è previsto un piano dalle molteplici soluzioni.

La realizzazione di veri e propri impianti per l'abbattimento del boro in Val di Cornia anche questi nell'area della Centrale Enel Tor del Sale; la realizzazione di una serie di interconnessioni tra i vari acquedotti per modificare la miscelazione e la distribuzione dell'acqua a San Vincenzo, Venturina, Macchialta, Anello, Tor del Sale e Suvereto (una sorta di diluizione se capiamo bene ndr); la realizzazione di impianti di dissalazione a Tor del Sale e Capoliveri; la costruzione di pozzi a Suvereto con prelievo da falda freatica del fiume Cornia e un nuovo pozzo all'isola d'Elba per ottimizzare l'efficienza della rete insieme a interventi sulla rete stessa per diminuire le perdite, economizzando così risorse di buona qualità per sopperire alle punte di richieste, particolarmente rilevanti nella stagione estiva.

«La mole di interventi in programma - ha dichiarato l'assessore regionale all'ambiente e all'energia Anna Rita Bramerini - permetterà di migliorare in modo considerevole la rete idrica della Val di Cornia e dell'Elba. Ma soprattutto, considerata l'importanza di superare il regime di deroghe, consentirà di completare tutti gli interventi necessari all'abbattimento del boro entro il 2012, come ci chiede l'Unione Europea, garantendo agli utenti l'erogazione di acqua dal rubinetto pienamente conforme alle leggi».

Per il Piano cosiddetto "antiboro" sono stati stanziati 20 milioni di euro, con un contributo della Regione Toscana di 8 milioni e 500mila euro di cui 5 di finanziamento straordinario.

Sostanzialmente positivo il primo commento di Legambiente Val di Cornia anche se non tutti gli interventi specifici previsti dal piano sono condivisi. «L'intervento della Regione è opportuno per risolvere una situazione che va avanti da anni - ha dichiarato il presidente Adriano Bruschi- non condividiamo alcuni interventi come ad esempio la realizzazione di impianti di dissalazione perché riteniamo che il vero problema sia un altro. In Val di Cornia (come del resto in altri territori ndr) si consuma troppa acqua, aumenta la penetrazione di cuneo salino ma si continuano a costruire piscine e villaggi turistici che necessitano di grandi volumi di risorsa idrica. Il deficit idrico è evidente ma manca una pianificazione del territorio che tenga conto della risorsa disponibile mentre si pensa di risolvere il problema con interventi costosi che implicano anche grandi consumi energetici».  

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