
[03/10/2011] News toscana
Per salvare il Mediterraneo per alcune associazioni ambientaliste bisognerebbe sospendere la pesca per vent'anni, ma intanto si potrebbe anche fornire un contributo rendendo sostenibile il prelievo e valorizzando le filiere locali. Questo l'obiettivo del progetto "Il pesce dimenticato" curato dalla Regione Toscana e da Unioncamere.
«La Regione lavora da tempo, con questa e altre iniziative, per la valorizzazione del prodotto locale- ha dichiarato l'assessore regionale all'agricoltura, caccia e pesca, Gianni Salvadori- Nel caso del pesce povero o del pesce dimenticato si tratta di un prodotto che da sempre ha fatto parte della dieta dei pescatori e di chi vive in riva al mare. Pesci freschi, saporiti, dotati di ottime qualità nutrizionali, che fanno da ingredienti per zuppe di pesce e altre preparazioni tipiche e che oggi, troppo spesso, non vengono valorizzati, ma vengono sovente ributtati in mare. Con questo progetto la Regione dà un contributo, attraverso una serie di azioni di promozione e attraverso la collaborazione degli altri partner, a far conoscere e valorizzare queste risorse. Crediamo che sia giusto incentivare il consumo dei nostri prodotti locali, che sono di qualità, contribuendo anche a dare sostegno ai pescatori e a tutti coloro i quali basano il loro reddito sull'economia del mare» ha concluso Salvadori.
Il progetto, a cui partecipa anche Slow Fish 2011, prevede azioni di promozione, serate nei ristoranti di Vetrina Toscana a Tavola, uscite di pesca turismo per divulgare la cultura del mare e della pesca, serate a tema (presso le sedi sociali di Unicoop Firenze) che permetteranno di conoscere attraverso le illustrazioni di biologi, nutrizionisti e cuochi, tutti i segreti e le virtù del pesce povero e "dimenticato".
Con il progetto finanziato dalla Regione Toscana con 100 mila euro (per il 50% di provenienza Ue e per il rimanente 50% costituito da fondi statali e regionali), si intende quindi valorizzare il prodotto ittico locale, sostenere le piccole imprese ittiche e al contempo auspichiamo tutelare il mare e la biodiversità che questo ambiente fornisce. L'iniziativa si concluderà nel maggio 2012 con un seminario che sarà l'occasione per fare il punto della situazione e sulle prospettive della nuova politica dell'Ue sulla pesca, che dovrà entrare in vigore dopo il 2012.