
[04/10/2011] News
Il Ministero dello sviluppo economico ha approvato la graduatoria dei progetti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, dell'efficienza energetica degli edifici pubblici. L'avviso pubblico del Ministero dello sviluppo economico - Direzione generale per l'energia nucleare, le energie rinnovabili e l'efficienza energetica risale al 30 dicembre 2010 e destina 20.000.000 euro per il finanziamento di progetti esemplari di produzione di energia da fonti rinnovabili su edifici pubblici. Una serie di interventi da realizzare nell'ambito della linea di attività «Interventi a sostegno della produzione di energia da fonti rinnovabili nell'ambito dell'efficienza energetica degli edifici e utenze energetiche pubbliche o ad uso pubblico» del Programma operativo interregionale Poi «Energie rinnovabili e risparmio energetico» 2007-2013.
Per ottenere il contributo, dunque, gli enti pubblici ammessi, entro sessanta giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta - pena la decadenza dal contributo stesso - dovranno sottoscrivere un disciplinare, che regola i rapporti giuridici e amministrativi relativi alla realizzazione degli interventi. Il disciplinare dovrà riportare l'individuazione degli interventi da realizzare e degli edifici e in particolare: le modalità e tempi di realizzazione degli interventi; l'eventuali prescrizioni tecniche; le proroghe dei termini di inizio e fine lavori e varianti di progetto; gli impegni e obblighi del beneficiario, con riferimento a quanto prescritto dalla normativa comunitaria in materia di concorrenza, di informazione e pubblicità; l'impegno all'applicazione relativa alla registrazione al sistema Cup (codice unico di progetto) dei progetti di investimento pubblico secondo quanto già stabilito dalla deliberazione Cipe del 2002; le condizioni che possono determinare la revoca del contributo; gli obblighi connessi al monitoraggio; le modalità di trasmissione e rendicontazione delle spese sostenute; le modalità di comunicazione delle informazioni dei risultati raggiunti.
Naturalmente è fatta salva la facoltà dei soggetti beneficiari di rinunciare al contributo assegnato, entro 60 giorni sempre dalla data di pubblicazione in Gazzetta.
Ed è possibile inoltre presentare ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale competente contro il decreto.