
[07/10/2011] News
In Gran Bretagna il cambiamento climatico ed il record delle temperature stanno aprendo le porte all'arrivo di farfalle e falene rare che provengono dal Mediterraneo o addirittura da Paesi tropicali.
Secondo l'Ong Butterfly Conservation «Gli ultimi giorni hanno visto il maggior afflusso delle rare falene flame brocade (Trigonophora flammea, ndr) da 130 anni, con gli esperti che credono anche che abbia stabilito una colonia in un sito segreto, nel Sussex».
L'arrivo di una grande varietà di specie, molte tipiche del Mediterraneo, ha portato i ricercatori di Butterfly Conservation a dichiarare l'autunno del 2011 «La migliore stagione dell'immigrazione da più di cinque anni».
Gli altri immigrati volanti attirati da quella che inglesi ed americani chiamano Indian summer, l'estate indiana, comprendono la falena diventata famosa con il film "Il silenzio degli innocenti": la sfinge testa di morto (Acherontia atropos), la magnifica crimson peckled (Utetheisa pulchella) e la delicata Vestal moth (Rhodometra sacraria).
Ma secondo Butterfly Conservation «E' la presenza di un gran numero di flame brocade , una falena che normalmente si trova in Spagna e Francia, che potrebbe rivelarsi più significativa».
La scoperta è stata fatta dell'officer di Butterfly Conservation per il Sussex, Michael Blencowe, e dal suo amico Graeme, quando hanno visto la falena involarsi inaspettatamente in un giardino sul retro di una casa. Blencowe ha spiegato: «Non avevo mai visto prima una di queste falene, così ho preso il mio retino sono andato a coprire se ci ne fossero altre in un adatto nelle vicinanze. Ne ho viste 10 in una notte e abbiamo avuto da allora 20 o più ritrovamenti ogni notte».
Di solito in Gran Bretagna in autunno arrivano singoli esemplari di Trigonophora flammea, ma la scoperta di un buon numero di queste magnifiche falene bruno-violacee e con un caratteristico "flash" bianco sulle ali, probabilmente significa che hanno costituito una colonia fissa.
Il presidente di Butterfly Conservation, Mark Parsons, sottolinea che si tratterebbe di un ritorno dovuto al cambiamento climatico: «La flame brocade era residente nel Sussex per almeno mezzo secolo XIX, da allora è stato un immigrato "scarso". Questa è la prima volta che il lepidottero è stato visto in questi numeri in questo Paese da circa 130 anni. Questa falena sembra stia facendo il tentativo di ricolonizzare questi lidi, probabilmente come risultato delle condizioni del tempo complessivamente più favorevoli a causa del cambiamento climatico».
La sfinge testa di morto è stato avvistata lungo la costa meridionale britannica, nell'Arne nature reserve della Royal society for protection of birds nel Dorset e a Plymouth, nel Devon.
Un gran numero di Utetheisa pulchella e di Rhodometra sacraria, che si trovano entrambe normalmente nel Mediterraneo, è stato riscontrati anche nella costa sud-ovest e sud-est ed a Gwynedd. Esemplari della rarissima specie tropicale Spoladea recurvalis sono stati visti in Irlanda e nell'Isola di Man.
Secondo Parsons, «Questo sta cominciando a sembrare il migliore autunno dal 2006 per le falene immigrate, sia per numero di specie rare che per diversità. Tra le highlights c'è la Spoladea recurvalis. Prima del 2006 c'erano stati solo 19 dati di questa specie nel Pase, con 19 registrati solo in quell'anno». Questo autunno, fino ad ora, ne sono state registrate più di 20, trovate nel Sussex, Dorset, Cornwall, Cumbria e nell'Isola di Man, inoltre ci sono i primi dati anche per l'Irlanda. Questa è una specie a diffusione tropicale, la sua presenza qui in autunno è aiutata dai venti meridionali». Alcuni lepidotteri volano per tre o quattro giorni, spinti dal vento per raggiungere la Gran Bretagna.
Ma l'invasione delle farfalle straniere ha il suo rovescio della medaglia: Butterfly Conservation avverte che «E' stato un anno relativamente povero per alcune delle nostre specie rare di falene autoctone che hanno lottato per sopravvivere al record di siccità in primavera». Il numero complessivo delle falene britanniche sembra calato di un terzo negli ultimi 35 anni, soprattutto a causa dell'erosione del loro habitat da parte dell'agricoltura intensiva e dello sviluppo urbanistico e commerciale.