[12/10/2011] News toscana

Blitz di Greenpeace presso le sedi delle regioni Liguria e Toscana: salvate il Santuario dei Cetacei

Greenpeace all'attacco del palazzo della Regione Liguria a Genova, sede del Santuario dei Cetacei, per chiedere al presidente Claudio Burlando, di salvare il Santuario (analoga protesta è stata fatta a Firenze al palazzo della Regione Toscana ed indirizzata al presidente Rossi).

Gli attivisti dell'associazione, alcuni travestiti da balena, hanno aperto uno striscione con il messaggio "Santuario inquinato: ora basta" e si sono incatenati a dodici bidoni con la scritta "danger" posizionati all'ingresso.

«Un anno fa, dal Salone Nautico di Genova, abbiamo chiesto alle Regioni di intervenire per salvare il Santuario.Se Liguria, Toscana e Sardegna vogliono davvero tutelare il Santuario, devono smetterla di rimpallare la responsabilità al ministero dell'Ambiente.-hanno dichiarato dall'associazione ecologista-Queste Regioni devono impegnarsi subito a definire entro giugno 2012 piani di monitoraggio e misure restrittive per mitigare e, laddove possibile, eliminare le cause principali di degrado, come l'inquinamento. Altrimenti dobbiamo pensare che non sono interessate a proteggere le balene, né la salute e l'economia dei propri cittadini».

Il nuovo blitz avviene nell'occasione della presentazione del dossier "Veleni a galla. Fonti inquinanti nel Santuario dei Cetacei", in cui sono riportati dati poco tranquillizzanti: oltre il 50 per cento dei campioni esaminati è risultato positivo ai test di laboratorio. Tra le sostanze rinvenute metalli pesanti, idrocarburi policiclici aromatici (Ipa) e composti organici volatili. Critica la situazione in Liguria, con valori accertati oltre i limiti in quattro delle cinque fonti inquinanti (hot spot) testate.

resso l'acciaieria Ilva di Genova, ad esempio, cadmio e zinco superano la soglia di riferimento così come il triclorometano e il tetracloroetilene, due composti organici cancerogeni. Anche in Toscana i dati non sono positivi con quattro hot spot su sei campionati oltre i limiti di riferimento. Ad esempio, la concentrazione di benzo(a)pirene riscontrata nel sedimento prelevato al porto di Piombino è 90 volte superiore al limite di riferimento- sottolineano da Greenpeace- Anche nei pressi dell'acciaieria di Piombino si rivela la presenza di Ipa, di cui tre composti in quantità doppia rispetto la soglia, e di alcuni metalli pesanti, come arsenico e zinco. Gli stessi metalli insieme al benzo(a)pirene, con valori due volte oltre la soglia, sono stati rilevati a Vado Ligure, presso la foce del torrente Segno, all'Oasi dei Germani, non lontano da una località balneare.

«Dai dati di Greenpeace, anche se preliminari e parziali, emerge un quadro molto grave che dovrebbe obbligare le amministrazioni locali e nazionali a intervenire con urgenza per salvaguardare ambiente e salute - ha dichiarato Valerio Gennaro, medico oncologo ed epidemiologo che lavora all'Istituto Tumori di Genova e membro di Medici per l'Ambiente (ISDE-Italia) - In tanti anni di ricerche è sempre più evidente il legame fra la contaminazione dell'ambiente da sostanze chimiche pericolose, l'insorgenza di malattie e gli enormi costi sociali ed economici associati».

 

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