
[12/10/2011] News
Oggi la Commissione europea ha adottato una decisione che accusa le multinazionali Chiquita e Pacific Fruit di aver fatto, dal luglio 2004 all'aprile 2005, cartello sui prezzi delle banane nell'Europa meridionale, «In violazione delle regole dell'Ue che vietano le intese e le pratiche commerciali restrittive. Questa intesa ha privato i consumatori europei dei vantaggi di una concorrenza non falsata durante circa un anno».
La Commissione ha inflitto una multa di 8.919.000 € alla Pacific Fruit ed ha condonato l'ammenda alla Chiquita, che ha fornito all'Ue le informazioni sull'intesa con l'altra multinazionale bananiera.
La Commissione sottolinea che «Le pratiche in causa costituiscono un'infrazione molto grave all'articolo 101 del Tfue (Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, ndr) che vieta le intese e le pratiche commerciali restrittive. L'ammenda è stata calcolata conformemente con le linee guida della Commissione per il calcolo delle ammende del 2006. Ciquita ha beneficiato dell'immunità totale di ammenda conformemente al programma di clemenza della Commissione del 2002».
La Commissione ricorda che «E' la seconda volta che l'Ue prende una decisione in materia d'intesa nel settore delle banane. Questa volta, le pratiche collusorie hanno colpito i consumatori italiani, greci e portoghesi. La prima intesa, constatata da una decisione del 2008, riguardava la Germania ed altri 7 Paesi del nord dell'Ue».
Infatti, nell' ottobre 2008, la Commissione ha imposto una multa da 60 milioni di € all'altro gigante delle banane, la Dole ed a Weichert per aver fatto cartello sui prezzi tra il 2000 e il 2002. Chiquita aveva f già partecipato a questa intesa "nordica" ma anche in quell'occasione era stata la prima ad informare la Commissione Ue. Secondo la Commissione «La differenza tra l'ammontare dell'ammenda inflitta all'epoca e quello dell'ammenda attuale si spiega con la dimensione dei mercati in causa, molto più vasti, la durata dell'infrazione più lunga e per le tre impr ese implicate nell'affaire del 2008».
Il commissario Ue alla politica di concorrenza, Joaquín Almunia, ha sottolineato che «Le imprese devono essere coscienti che la Commissione prende molto sul serio la lotta contro i cartelli di intesa. Ci sono solo due modi per evitare un'ammenda: non prendere pare ad un'intesa o, se è il caso, fare rapidamente ammenda ed informare la Commissione. L'intesa è avvenuta tra Pacific Fruit e Chiquita, due dei principali importatori e venditori di banane nell'Ue. Dal luglio 2004 all'aprile 2005, hanno fissato I prezzi di vendita settimanali e si sono scambiate informazioni sui prezzi delle rispettive marche. Così facendo, hanno causato un pregiudizio diretto dei consumatori dei Paesi interessati».
In Italia, Grecia e Portogallo, all'epoca dell'intesa Pacific Fruit-Ciquita, le vendite annuali di banane erano di circa 525 milioni di euro. L'inchiesta Ue è iniziata con ispezioni non annunciate nel novembre 2007, nel dicembre 2009 è partita la comunicazione degli addebiti, dopo aver ricevuto le risposte delle due multinazionali, la Commissione Ue ha ridotto la durata dell'infrazione a 9 mesi. Ciquita ancora una volta ha "cantato " e la multa è toccata tutta al suo complice, la Pacific Fruit.