
[13/10/2011] News
I sindaci europei concorderanno sul fatto che ogni città opera in modo autonomo. In Europa non esiste una città uguale a un'altra. Persino i comuni limitrofi affrontano questioni prioritarie differenti. Le considerazioni relative all'ambito economico, sociale, imprenditoriale, sanitario, energetico, ambientale e della sicurezza variano e le soluzioni adottate dai sindaci mirano a soddisfare appieno le esigenze dei residenti. Tuttavia, alcune questioni chiave, quali l'accesso ai trasporti pubblici sostenibili, interessano tutte le città.
CIVITAS è un'iniziativa dell'UE volta a promuovere strategie riguardanti trasporti urbani più puliti, efficaci, sostenibili ed efficienti sul piano energetico. Il comitato politico consultivo di CIVITAS ha compreso che l'offerta di un meccanismo con cui le città possano affrontare la medesima questione consente la realizzazione di alcuni cambiamenti. All'inizio di quest'anno è stata stilata la "dichiarazione di Funchal", che ha ottenuto un ampio consenso ed è stata firmata da oltre 200 città europee. La nostra speranza è che questa dichiarazione possa essere uno strumento utile per incitare l'Unione europea a finanziare e a guidare approcci urbani favorevoli alla mobilità sostenibile. L'accordo ribadisce gli impegni originari assunti dalle città in merito ai trasporti urbani sostenibili ed evidenzia i loro obiettivi di ridurre le emissioni di CO2.
Molte persone desiderano sapere come definire la "mobilità urbana sostenibile". Le ipotesi iniziali comprendono misure apparentemente "specifiche", quali la costruzione di un parco per autobus ecologici, la creazione di una rete di piste ciclabili urbane, o l'alimentazione dei veicoli dei sindaci con carburante alternativo. Questi sono validi esempi, ma le attività di CIVITAS includono una gamma di misure molto più ampia.
Quando in Italia la città di Bologna ha lanciato la sua campagna a favore degli spostamenti in bicicletta, è stata stilata una relazione annuale di monitoraggio che ha riportato un incremento dell'11% del numero di ciclisti rispetto all'anno precedente. Nei Paesi Bassi la presenza di punti di raccolta e deposito merci in aree facilmente accessibili ha ridotto la circolazione di automobili e carri merci nel centro urbano di Utrecht. A Skopje, capitale della Macedonia, i funzionari stanno concentrando la propria attenzione su campagne educative volte a contrastare l'attuale ed estremamente negativa tendenza pubblica a scegliere mezzi di trasporto scarsamente efficienti dal punto di vista energetico. A Donostia-San Sebastián, una delle 27 città spagnole impegnate nell'attuazione di strategie relative a mezzi di trasporto urbano puliti, i funzionari segnalano un incremento notevole e prolungato per quanto concerne l'utilizzo degli autobus cittadini, dovuto soprattutto al miglioramento dei servizi offerti e al grande coinvolgimento dei cittadini nella campagna.
A Funchal, Portogallo, presenteremo l'omonima dichiarazione in occasione del Forum CIVITAS, evento annuale che, in passato, ha visto la partecipazione di ben 400 politici attivi a livello delle città e dell'UE, nonché di esperti in materia di mobilità urbana.
La dichiarazione di Funchal prevede un duplice impegno per le città firmatarie. In primo luogo, le città sono tenute a impegnarsi nei confronti dei propri cittadini. I sindaci promettono di adottare soluzioni che, tra l'altro, mirano a ridurre gli ingorghi stradali, ad evitare dispendi di tempo e a minimizzare il consumo di carburante. In secondo luogo, le città firmatarie si impegnano a garantire che la Commissione europea comprenda l'importanza del loro sostegno nella realizzazione del trasporto urbano sostenibile. Senza i finanziamenti a lungo termine da parte della Commissione europea, le iniziative come CIVITAS sono destinate a conseguire uno scarso successo nel breve periodo.
Questo aspetto rappresenta uno dei punti chiave della dichiarazione di Funchal. Affinché il programma a breve termine delle nostre città possa sempre contemplare le strategie di un trasporto urbano integrato, abbiamo bisogno del sostegno a lungo termine da parte dell'UE. Considerando che quattro europei su cinque vivono in città di grandi e piccole dimensioni, non possiamo fallire.
L'idea di città che si riuniscono per accordarsi sull'attuazione di alcuni cambiamenti non è nuova. Si pensi ad esempio all'Agenda 21, al Patto dei sindaci, all'iniziativa europea "Città intelligenti" o al progetto sulla capitale verde europea.
La dichiarazione di Funchal, però, è diversa. Questa volta non sono le potenze europee a sostenere la necessità di una riunione delle città per giungere a un accordo sulla mobilità urbana. Al contrario, la spinta al cambiamento è nata all'interno delle città e l'idea è maturata presso un ufficio comunale. In questo caso è previsto l'intervento di 200 città, intenzionate ad esprimere l'esigenza di un cambiamento.
Anche se, a quanto pare, gli attuali sindaci sono alle prese con innumerevoli problemi, è necessario inserire la mobilità nell'elenco delle questioni prioritarie di una città. Com'è noto, le questioni in grado di attirare l'attenzione e ispirare cambiamenti sono quelle per le quali sussiste una maggiore probabilità di ottenere finanziamenti a lungo termine.
La proposta di obiettivi sui trasporti sostenibili va molto al di là delle questioni legate a materiali, tecnologia e infrastrutture, dal momento che riguarda il settore della salute e dell'informazione e, in molti casi, allude ai cambiamenti di mentalità, nonché all'influsso generato sui comportamenti individuali.
Nel contempo, gli esperti del settore dei trasporti sono consapevoli del fatto che dobbiamo continuare a promuovere cambiamenti e a offrire ai cittadini soluzioni di trasporti sostenibili. Dal canto loro, i sindaci devono spiegare il motivo per cui è così importante scegliere un mezzo sostenibile per spostarsi da un punto A a un punto B, mentre il nostro compito consiste nel consentire l'adozione di questa scelta.
La presentazione della dichiarazione di Funchal indica chiaramente che 200 città europee considereranno la mobilità urbana sostenibile come una questione prioritaria. Inoltre, la promessa di un sostegno da parte dell'UE favorirà il mantenimento di questo obiettivo nei programmi a lungo termine elaborati dalle città.
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* CIVITAS è l'acronimo di città - vitalità - sostenibilità (CIty-VITAlity-Sustainability). Roman Jakic è il presidente uscente del comitato politico consultivo di CIVITAS, nonché membro del consiglio comunale di Lubiana. Bruno Miguel Camacho Pereira è presidente candidato del nuovo comitato politico consultivo di CIVITAS e vicesindaco di Funchal.