[13/10/2011] News

Il Parlamento europeo vuole un'Iva "verde" e l'esenzione per le Ong

Oggi il Parlamento europeo ha approvato forti interventi per combattere le frodi fiscali, esenzioni per le piccole imprese e le Ong e tasse ridotte per i prodotti "verdi". Gli eurodeputati chiedono anche «Un ruolo più forte per la Commissione europea nel processo di armonizzazione dei regimi Iva per ridurre gli oneri amministrativi a carico delle imprese». La risoluzione chiede una «Strategia verde in materia di Iva che preveda aliquote ridotte sui prodotti eco-compatibili per renderli più competitivi rispetto a quelli non-ecologici più a buon mercato».

La risoluzione approvata è la risposta dell'Europarlamento al Libro verde della Commissione sul futuro dell'Iva, pubblicato a dicembre 2010, e costituisce un contributo alla preparazione della futura strategia europea sul futuro dell'IVA, attesa per la fine di quest'anno.

Il relatore del provvedimento, il nazionalista democristiano maltese David Casa, ha detto: «Alcuni imprenditori, con i quali ho parlato, mi hanno spiegato che preferiscono fare affari con paesi non Ue perché hanno un regime Iva più semplice. Questo non deve più succedere. Dobbiamo semplificare e migliorare le infrastrutture e allo stesso tempo dare priorità anche alla lotta alle frodi fiscali che incidono ogni anno per diversi miliardi».

In una nota l'europarlamento sottolinea che «L'obiettivo principale della risoluzione è trovare un equilibrio tra il mantenimento del gettito Iva ai livelli necessari per fornire una fonte importante di entrata e, al tempo stesso, assicurarsi che tale gettito non soffochi le attività imprenditoriali. Ciò potrebbe essere realizzato principalmente grazie alla lotta contro la frode (che costa attualmente all'Ue 100 miliardi di euro in entrate mancate) e riducendo la sovrabbondanza di esenzioni e tariffe diverse. Inoltre, l'elaborazione intelligente a livello europeo di nuovi regimi Iva semplificherebbe la vita degli imprenditori onesti e aiuterebbe le organizzazioni non-profit nella fornitura di beni e servizi».

La risoluzione invita la Commissione europea «A proporre un meccanismo che consenta agli Stati membri che desiderano rafforzare la società civile introdurre un'esenzione Iva generale per tutte o per la maggior parte delle attività svolte da organizzazioni no-profit, con particolare riferimento alle Ong più piccole».

Gli europarlamentari chiedono anche alla Commissione e agli Stati membri «Di considerare l'introduzione a livello europeo di una soglia di esenzione Iva per le Piccole e medie imprese, al fine di ridurre la burocrazia e costi e per facilitare l'accesso al mercato interno.

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