[14/10/2011] News toscana

Bando acquisti verdi, Arezzo, Livorno, Lucca e Massa spiegano perché non hanno partecipato

Come abbiamo scritto nei giorni scorsi sono stati ben 62 i Comuni toscani che hanno fatto domanda per partecipare al bando della Regione sugli acquisti verdi e che dunque avranno un contributo massimo del 40% per comprare dondoli, scivoli, cestini, staccionate, insomma arredo urbano rigorosamente "eco", ovvero tutto di materiale riciclato.

Con l'aggiunta della componente educativa, visto che per gli enti che hanno fatto richiesta sarà possibile dimostrare materialmente a cosa serve la raccolta differenziata, se fatta bene, e se a valle ci sono impianti per riciclare il materiale raccolto e trasformarlo in riprodotti riutilizzabili, così come appunto gli arredi esterni.

Eppure nonostante 62 richieste siano un numero sicuramente interessante, ciò significa che moltissimi altri enti pubblici hanno clamorosamente ignorato il bando, che tra l'altro incentiva una pratica, quella degli acquisti verdi, che è resa obbligata da leggi nazionali e regionali. Tra le assenza poco nobili spiccano quelle di 4 comuni capoluogo: Arezzo, Livorno, Lucca e Massa.

Dalla direzione dell'Ufficio ambiente del Comune di Arezzo si fa sapere che la motivazione è economica: «Non abbiamo partecipato semplicemente per motivi di bilancio - spiega Daniela Farsetti - Eravamo a conoscenza del bando che è stato visto dai vari uffici interessati. Considerato che era necessario un cofinanziamento, e valutato che al momento della decisione non c'erano risorse nelle casse del comune, abbiamo deciso questa volta di non partecipare al bando. Comunque sugli acquisti verdi l'amministrazione è molto sensibile partecipa possibilmente a tutte le iniziative in merito».

Risposta analoga da parte dell'assessore all'ambiente del Comune di Massa, Andrea Ofretti: «Non abbiamo aderito per la difficoltà economica nei trasferimento del governo, siamo costretti a razionalizzare tutte le sprese e quindi a malincuore non abbiamo potuto accogliere un invito della Regione di cui condividiamo lo spirito. Si figuri che non abbiamo neppure i soldi per tagliare l'erba delle aiuole».

Motivazioni diverse arrivano da Livorno e Lucca, amministrazioni interessate da rimpasti recenti che hanno riguardato anche gli assessorati all'ambiente: «Ho inviato ieri un documento al dirigente per chiedere spiegazioni della nostra mancata adesione - ammette Mauro Grassi, neo assessore all'ambiente del comune di Livorno ed ex dirigente della Regione - non è stata una bella figura perché il riciclo e il riutilizzo della materia sono più importanti dell'aumento della percentuale di raccolta differenziata: la vera rivoluzione ecologica sarà proprio il riutilizzo della materia riciclata, mentre ora siamo tutti protesi solo alla raccolta differenziata - che va migliorata certo, e soprattutto in qualità - d'ora in avanti dobbiamo pensare soprattutto al riciclo effettivo».

L'assessore all'ambiente del Comune di Lucca Maurizio Dinelli spiega «Sono assessore da 15 giorni e questo bando è precedente (in realtà la sua nomina è del 2 settembre e il bando scadeva il 30 settembre, ndr), quindi bisognerebbe chiedere una spiegazione al direttore generale. Comunque è certo che se ne fossi venuto a conoscenza avrei dato indicazioni per partecipare al bando, visto che si trattava di un'ottima opportunità».

 

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