
[24/10/2011] News
Prende il via la fase pilota del progetto Icos (Integrated carbon observation system) finanziato dalla Commissione europea, che ha l'obiettivo di realizzare un network di ricerca in grado di fornire un quadro preciso del bilancio di carbonio (fonti di emissione e assorbimenti) in Europa. Fino ad oggi le misurazioni dei gas serra sono state troppo eterogenee e non sistematiche.
Icos vuole superare queste criticità e costruire le fondamenta di una rete europea di misurazione dei gas serra, che integri tutti i dati provenienti dalle misurazione atmosferiche, marine e terrestri per fornire un bilancio del carbonio e delle tendenze in atto. Una volta a regime, il progetto potrà contare su una rete di più di 100 stazioni di monitoraggio coordinate da tre centri tematici, su un laboratorio centrale di analisi e su una sede centrale che sarà responsabile dell'intero progetto. Tutti i dati raccolti permetteranno di conoscere quasi in tempo reale le emissioni di gas serra e quante di queste emissioni siano assorbite dagli ecosistemi terrestri, così da formulare un bilancio europeo del carbonio. Le informazioni che saranno raccolte in un rapporto annuale, saranno di ausilio alle decisioni politiche. Il progetto coinvolge a vario titolo le istituzioni di una ventina di paesi, tra cui Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Israele, Italia, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Svezia e Svizzera. Il nostro paese, tramite l'Università della Tuscia ed il Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici (CMCC), con il supporto del ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, coordina l'intera componente relativa agli ecosistemi terrestri.
Per quanto riguarda i primi dati inerenti il bilancio della CO2 in Europa, il patrimonio di foreste e vegetazione è in grado di catturare ogni anno circa 1100 milioni di tonnellate di CO2, ma le emissioni di metano e protossido di azoto, dovute alle coltivazioni intensive ed agli allevamenti, producono una emissione che è pari circa al 70% degli assorbimenti naturali, vanificando quindi in larga parte l'effetto positivo degli ecosistemi. L'Italia in questo bilancio è tra i paesi che sta meglio. La capacità di assorbimento delle foreste e della vegetazione è di circa 90 milioni di tonnellate di CO2, mentre il settore agricolo è responsabile di 36 milioni di tonnellate di emissioni di CO2, quindi il nostro paese ha un saldo positivo.