
[26/10/2011] News
Francia e Italia i cui vertici politici non stanno vivendo un momento di rapporti idilliaci si ritrovano alleate (insieme alla Spagna) a livello di rappresentanze del settore pesca, per dire no alle proposte della Commissione europea che ha deciso di introdurre misure di gestione più restrittive per la pesca al pescespada. Bruxelles vorrebbe proporre queste nuove misure all'assemblea Iccat (la Commissione internazionale per la conservazione dei tonnidi dell'Atlantico), in programma dall'11 al 19 novembre ad Istanbul, in Turchia.
«Il dissenso sulla pesca al pescespada - ha spiegato il direttore di Federcoopesca-Confcooperative Gilberto Ferrari - si è focalizzato sulla proposta di allungare il periodo di fermo dagli attuali due a tre mesi. Inoltre, non piacciono le ipotesi di un sistema di quote per il Mediterraneo, così come le altre misure tecniche proposte, che sono prive di tutti suggerimenti per fronteggiare le inevitabili conseguenze socioeconomiche».
Per quanto riguarda la pesca del tonno Ferrari sottolinea che «l'organizzazione, per ottimizzare i giorni di pesca a disposizione ha riproposto con forza la richiesta di cambiamento del periodo di pesca, per posticipare l'inizio della campagna al 1 giugno invece del 16 maggio come avviene ora. Questo, alla luce della forte riduzione della flotta tonniera, del superamento del problema della sovracapacità, ottenuto grazie al forte impegno di Ue, Stati membri, imprese ed equipaggi, ma soprattutto dei dati confortanti che giungono dall'Iccat sullo stato della risorsa».
Come al solito i dati su cui tutti dovrebbero convergere sono letti con lenti diverse. «Ancora una volta è stata registrata una posizione rigida, se non addirittura di chiusura, della Commissione europea» hanno concluso da Federcoopesca-Confcooperative. La parola passa ora al Coreper, dove i Rappresentanti permanenti dei 27 presso l'Ue, dovranno definire la posizione europea da tenere tra due settimane in Turchia.