
[28/10/2011] News
Domani 29 ottobre le 35 associazioni della coalizione "Fermiamo il carbone", hanno organizzato una manifestazione ad Adria nel Polesine, contro l'uso del carbone, che inquina, minaccia gravemente la salute dei cittadini e uccide il clima e contro la riconversione della centrale di Porto Tolle.
«Nessuna scorciatoia per la Valutazione d'impatto ambientale (Via), che, per la conversione a carbone della centrale di Porto Tolle, deve essere rinnovata integralmente- hanno dichiarato le associazioni ambientaliste Greenpeace, Italia Nostra, Legambiente, Wwf e il Comitato dei liberi cittadini di Porto Tolle che hanno inoltre diffidato il ministero dell'Ambiente, affinché sulla conversione a carbone chiesta dall'Enel, si muova nel pieno rispetto della procedura di Valutazione di impatto ambientale come stabilito dalla normativa nazionale e comunitaria, e confermato da una sentenza del Consiglio di Stato. Le associazioni ambientaliste hanno il dubbio che «il ministero non voglia rinnovare la procedura di Via nella sua integrità» e chiedono allo stesso ministero di rispettare gli impegni presi entro il prossimo 31 ottobre. Al contempo Greenpeace, Italia Nostra, Legambiente, Wwf e il Comitato dei liberi cittadini di Porto Tolle chiedono «che per l'impianto siano valutate le alternative energetiche esistenti: il gas e le energie rinnovabili. E che siano garantite l'informazione e la partecipazione dei cittadini».
A tal fine gli ambientalisti fanno riferimento alle perizie tecniche compiute nell'ambito del processo penale in corso presso il Tribunale di Rovigo per i danni alla salute provocati dall'impianto attuale, e ricordano le grandi lacune della Valutazione di incidenza, imposta dalla Direttiva comunitaria Habitat trattandosi in un'area che ospita siti e zone di protezione speciale e i parchi regionali del Delta del Po.
Oltre ad Adria ci saranno iniziative di "Fermiamo il carbone" anche a Saline Joniche, La Spezia, Vado Ligure, Brindisi.