[11/11/2011] News

La Bulgaria riceve contributo finanziario dell'Unione europea per combattere l'afta epizootica

Per combattere l'afta epizootica degli animali, la Bulgaria può beneficiare del contributo finanziario dell'Unione europea. Con decisione pubblicata sulla Gazzetta ufficiale europea di oggi l'Ue contribuisce alla copertura dei costi sostenuti dallo Stato membro nei primi sei mesi del 2011.

Il contributo finanziario specifico è pari al 60 % delle spese sostenute dallo Stato membro per l'indennizzo dei proprietari, per l'eventuale trasporto delle carcasse verso le imprese di lavorazione e per qualsiasi altra misura indispensabile all'eradicazione della malattia nel focolaio.

In particolare per quanto riguarda i proprietari si rivolge alle spese sostenute per l'abbattimento e la distruzione degli animali; la distruzione del latte; la pulizia e la disinfezione dell'azienda; la distruzione degli alimenti contaminati e, qualora non possano essere disinfettati, dei materiali contaminati; le perdite subite dagli allevatori per le restrizioni alla commercializzazione di animali d'allevamento e di ingrassamento al pascolo in seguito alla reintroduzione della vaccinazione d'urgenza.

L'afta epizootica è una malattia virale altamente contagiosa degli artiodattili selvatici e domestici. Benché priva di impatto sulla salute pubblica, è una malattia che produce gravi conseguenze per la redditività dell'allevamento di bestiame, che perturba gli scambi all'interno dell'Unione e le esportazioni verso paesi terzi.

Tanto che l'afta epizootica è una malattia soggetta a denuncia obbligatoria e lo Stato membro colpito deve denunciare i focolai presenti sul proprio territorio alla Commissione e agli altri Stati membri. In caso di comparsa di un focolaio di afta epizootica, infatti, esiste il rischio che l'agente patogeno si diffonda in altre aziende che detengono animali di specie suscettibili non solo all'interno dello Stato membro interessato, ma anche in altri Stati membri e paesi terzi attraverso il movimento di animali vivi o di prodotti derivati.

In Bulgaria nei primi sei mesi del 2011 si sono manifestati focolai di afta epizootica. Per far fronte alla situazione sono state adottate misure (a norma della direttiva 2003/85/CE) per combattere tali focolai.
E' la direttiva del 2003 che stabilisce le misure comunitarie di lotta contro l'afta epizootica. Mentre è la decisione del 2009 che fissa le procedure relative al contributo finanziario dell'Unione a favore di azioni veterinarie specifiche, compresi gli interventi d'urgenza. A norma di tale decisione, gli Stati membri possono beneficiare di un contributo finanziario volto a coprire i costi di alcune misure di eradicazione dell'afta epizootica.

L'allevamento e la commercializzazione dei prodotti di origine animale rappresentano una fonte di reddito per una parte considerevole della popolazione agricola. E lo sviluppo razionale del settore e il miglioramento della produttività implicano la realizzazione di azioni veterinarie intese a tutelare e a migliorare il livello di protezione sanitaria e zoosanitaria nella comunità. Proprio per il conseguimento di questo obiettivo l'Ue prevedere l'aiuto per le azioni che sono state avviate o che lo saranno. L'Ue contribuisce mediante una partecipazione finanziaria, all'eradicazione quanto più rapida possibile di qualsiasi focolaio di malattie contagiose gravi.

Del resto uno dei compiti dell'Ue nel settore veterinario consiste nel migliorare lo stato sanitario del patrimonio zootecnico al fine di accrescere la redditività dell'allevamento e favorire gli scambi di animali e di prodotti di origine animale. Inoltre la Comunità è altresì una comunità di valori che nella lotta contro le malattie animali deve farsi guidare non solo da interessi commerciali, ma deve tenere seriamente conto di principi etici tra cui il rispetto della vita.

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