
[15/11/2011] News toscana
Il settore agricolo toscano si mobilita contro l'"invasione" degli ungulati. In molte aree della regione, cinghiali, caprioli, cervi, daini e mufloni si sono progressivamente moltiplicati impadronendosi delle campagne e dei boschi tanto da rendere impossibile l'attività agricola e forestale. Dove la presenza degli ungulati risulta essere fuori controllo, le imprese agricole sono state costrette addirittura ad abbandonare la coltivazione dei terreni con tutto ciò che ne consegue dal punto di vista della manutenzione del territorio e del paesaggio. «La Toscana è la regione, in Europa, con il più alto tasso di densità di ungulati. - ha dichiarato Tulio Marcelli, presidente Regionale Coldiretti - E' un problema che travalica la questione puramente agricola: ormai riguarda l'intera comunità. Siamo di fronte ad una vera e propria emergenza: in 10 anni il numero dei cinghiali, come dei caprioli, ha assunto una dimensione non più sostenibile dal territorio». Le associazioni degli agricoltori (sulla stessa linea è anche la Cia Toscana) spiegano che gli ungulati presenti in numero così consistente oltre a provocare danni alle colture, minacciano la sicurezza stradale, sociale, sanitaria e alterano involontariamente un già fragile equilibrio idrogeologico. Al di la di qualche eccesso nell'attribuire responsabilità agli ungulati, il problema è reale e ciò nonostante il numero di prelevamenti sia aumentato nei territori interessati e alle provincie sia stata garantita "autonomia" nella gestione di eventuali emergenze.
In questo quadro Coldiretti Toscana è intenzionata a riportare il tema "ungulati" al centro del dibattito regionale. Nel mirino della principale organizzazione agricola il dibattito attorno al Piano regionale agricolo forestale (Praf) che dovrà contenere gli indirizzi per la gestione faunistico venatoria disegnando di fatto tutte quelle che saranno le azioni, a livello locale, necessarie per riportare la popolazione degli ungulati ad un livello di sostenibilità. La prima azione decisa da Coldiretti coinvolgerà, tra giovedì 17 e venerdì 18, tutti i consigli direttivi dell'associazione che si riuniranno in seduta straordinaria, per incontrare i presidenti di Provincia e assessori all'Agricoltura, rappresentanti delle amministrazioni locali e regionali e in seconda battuta i Prefetti. «L'obiettivo è la densità zero - ha aggiunto Marcelli - è urgente garantire efficaci interventi di controllo e prelevamento nelle aree non vocate ed in tutte quelle aree dove i cinghiali si rifugiano e si riproducono. Misureremo e peseremo i contenuti e relative applicazioni del Piano regionale agricolo forestale che sarà discusso entro la fine dell'anno. La tutela del settore agricolo non è più rimandabile, né tanto meno delegabile» ha concluso il presidente regionale Coldiretti.