[17/11/2011] News
L'attuale sistema di trasmissione del segnale televisivo, analogico sarà rottamato a Grosseto a partire dal 22 novembre prossimo. Questo significa che il sistema di trasmissione televisiva dall'attuale sistema analogico diventerà digitale. Un passaggio che potrà determinare una considerevole rottamazione anche degli apparecchi televisivi.
Per seguire le trasmissioni digitali si potrà, infatti, scegliere tra l'acquisto di un apparecchio per la decodificazione del nuovo segnale, il decoder, oppure di una nuova televisione già predisposta per la recezione digitale.
Non ci sono stime su quali saranno le scelte dei cittadini grossetani per attrezzarsi alla nuova "era digitale" ma il sistema di gestione si prepara a far fronte all'eventuale aumento di conferimenti di questa specifica tipologia di rifiuti.
Le modalità del sistema di gestione di questa tipologia di rifiuti sono state spiegate stamani in una conferenza stampa presso la Sala Giunta del comune di Grosseto, cui hanno preso parte Giuseppe Pinto, Ad di Ecolat, Roberto Valente, Presidente di Coseca e Giancarlo Tei, assessore comunale all'Ambiente.
I televisori fanno parte dei rifiuti elettrici ed elettronici, RAEE, in particolare di quelli contraddistinti con la sigla R3.
I RAEE possono contenere sostanze pericolose: un televisore a tubo catodico, ad esempio, contiene in media 3,4 Kg di piombo, la retroilluminazione di un LCD impiega una quantità rilevante di mercurio e il vetro all'ossido di piombo è usato nella produzione di TV al plasma. Per questo è necessario che nel momento in cui si dismette un televisore siano rispettate alcune semplici regole per permettere il suo corretto recupero evitando il danneggiamento delle apparecchiature e la dispersione di sostanze pericolose nell'ambiente.
«Il corretto processo di riciclo - ha spiegato Giuseppe Pinto, amministratore di Ecolat che gestisce anche il Centro di raccolta del comune di Grosseto - ha inizio nella fase di raccolta differenziata di rifiuti tecnologici da parte dell'utilizzatore finale e prosegue poi lungo il percorso che prevede una prima fase di separazione delle componenti e dei materiali pericolosi e, quindi, il riciclaggio, recupero e valorizzazione di quelli (plastica, vetro, rame) che possono essere trasformati nuovamente in materie prime e riutilizzati in nuovi cicli produttivi».
Queste attività permettono di ridurre gli impatti ambientali legati ad un corretto smaltimento e di recuperare materie prime dai rifiuti.
«E' bene ricordare - ha sottolineato Roberto Valente, presidente di Coseca- che i televisori non possono essere smaltiti all'interno dei cassonetti adibiti alla raccolta dei rifiuti urbani differenziati e nemmeno nei cassonetti dei rifiuti indifferenziati e non devono essere abbandonati in prossimità degli stessi».
Cosa può fare allora un cittadino grossetano che decide di cambiare il proprio televisore per partecipare a questo corretto ciclo dei RAEE?
Intanto è importante che il vecchio apparecchio sia mantenuto integro (in particolare il tubo catodico) al fine di consentirne l'avvio a recupero ed evitare che i gas contenuti si disperdano nell'ambiente.
A questo punto può scegliere fra tre possibilità:
«Presso il centro di Raccolta Ecolat - ha ricordato Giuseppe Pinto- potranno essere conferiti anche i televisori che sono stati riconsegnati ai rivenditori». Attività praticabile sulla base di un Protocollo d'Intesa sottoscritto il 24 giugno 2010 dal Centro di Coordinamento RAEE, l'Associazione Nazionale Comuni Italiani e da Confcommercio, Confesercenti e Federdistribuzione. Questo protocollo definisce le regole per l'accesso della Distribuzione ai Centri di Raccolta comunali ed individua le modalità operative che permetteranno la gestione dei RAEE da parte di Distributori e Centri di raccolta a seguito del ritiro "uno contro uno" attivato in Italia con il Decreto Ministeriale 65/2010.
Il Protocollo favorisce la raccolta differenziata, il recupero e il corretto smaltimento dei rifiuti tecnologici. Contribuisce, inoltre, alla realizzazione di un sistema efficiente tra tutti i soggetti coinvolti per la gestione di questa tipologia di rifiuti secondo il principio di responsabilità condivisa.
«Questa iniziativa è un'importante testimonianza di come la raccolta differenziata sia ormai diventata un tema dal quale nessuno può più prescindere - ha commentato l'assessore comunale all'Ambiente Giancarlo Tei -. Il lavoro da fare è ancora molto, ma questa sinergia tra pubblico e privato rappresenta un punto di forza e uno stimolo ulteriore per arrivare a livelli ottimali di differenziazione, in linea con il percorso che abbiamo intrapreso attraverso progetti diversificati che vogliono rispondere alle esigenze delle persone, delle realtà economiche e della diversa tipologia dei quartieri cittadini».