
[21/11/2011] News
Il 90% delle aggiunte sono aree marine
La Commissione europea ha reso noto oggi che «Natura 2000, la rete delle zone protette dell'Unione europea, ha conosciuto un significativo ampliamento grazie all'aggiunta di circa 18.800 chilometri quadrati. Di questi circa 17.000 interesano aree marine e ciò permetterà di migliorare la protezione di molte specie marine minacciate. Le decisioni della Commissione costituiscono un passo importante verso il completamento della rete Natura 2000 entro il 2012, uno degli interventi fondamentali nella serie di proposte della nuova strategia dell'Unione europea in materia di biodiversità, adottata quest'anno dalla Commissione».
Natura 2000 è una vasta rete di spazi naturali conservati, composta di Zone speciali di conservazione (Zsc), istituite secondo la direttiva Ue habitat, e di Zone di protezione speciale (Zps), istituite in base alla direttiva Ue uccelli destinata a garantire la sopravvivenza di specie minacciate e di habitat particolarmente preziosi in Europa. Natura 2000 non è però solo una rete di parchi e riserve, ma di aree dove attività come l'agricoltura, il turismo, la selvicoltura e le attività ricreative possono continuare a svolgersi, a condizione che siano sostenibili e in armonia con l'ambiente naturale.
La rete comprende circa 26.000 siti e copre, con la recente aggiunta di 166 siti, circa 18.800 km2. L'ultimo ampliamento riguarda 15 Stati membri e aumenta di 166 il numero di siti di importanza comunitaria. Gli inserimenti più recenti riguardano 6 regioni biogeografiche dell'Ue su 9: le regioni alpina, atlantica, boreale, continentale, mediterranea e pannonica. Le zone protette sono molto varie, comprendono habitat come le praterie fiorite o reti di grotte e lagune. I Paesi più interessati agli ampliamenti sono nell'ordine: Gran Bretagna, Francia, Belgio, Grecia, Cipro, Ungheria, Lituania ed Italia.
L'ampliamento di Rete Natura 2000 a terra consentirà di migliorare la protezione di diversi habitat preziosi, come le praterie calcaree ricche di varie specie in Italia, le torbiere lituane, le pianure saline ungheresi. Ma oltre il 90% della superficie aggiunta sono siti marini situati soprattutto in Gran Bretagna ma anche in Francia, Belgio, Grecia, Cipro e Italia. In una nota la Commissione Ue spiega che «I nuovi siti marini garantiranno un rifugio essenziale a molte tra le specie europee più rare e a rischio. Nel Regno Unito le zone dell'Oceano Atlantico aggiunte alla rete comprendo nove barriere coralline di acqua fredda, comprese quelle al largo di Rockall Island, zone di importanza fondamentale per la biodiversità, popolate da coralli, ragni di mare e numerose specie tuttora prive di nome. Nel Mediterraneo i nuovi siti permetteranno di migliorare la protezione di specie significative, quali la tartaruga verde Chelonia mydas, la tartaruga marina comune Caretta caretta e la foca monaca del Mediterraneo Monachus monachus, che svolgono un ruolo fondamentale negli ecosistemi in cui vivono».
La Commissione sottolinea che «Gli Stati membri selezionano i propri siti Natura 2000, istituiti a norma della direttiva habitat, in partenariato con la Commissione. Una volta selezionati, i siti vengono ufficialmente riconosciuti dalla Commissione come "Siti di importanza comunitaria", come è avvenuto oggi. Questo processo conferma lo statuto ufficiale dei siti e rafforza gli obblighi connessi alla loro protezione. Gli Stati membri dispongono a questo punto di 6 anni per applicare le misure di gestione necessarie e designare i siti come zone di protezione speciale».
Janez Potočnik, commissario europeo per l'ambiente,evidenzia che «Natura 2000 costituisce attualmente uno degli strumenti più efficaci di cui disponiamo in Europa per contrastare la perdita di biodiversità e svolge un ruolo fondamentale nella nostra strategia per proteggere il patrimonio naturale. Mi compiaccio in modo particolare dell'ampliamento della rete nelle aree marine, in quanto la protezione dell'ambiente marino europeo e delle sue caratteristiche uniche non è mai stata tanto importante».