[23/11/2011] News toscana

Bramerini indica le priorità al neo-ministro Clini: difesa del suolo, bonifiche, parchi e risorse idriche

L'assessore regionale all'ambiente e all'energia Anna Rita Bramerini ha fatto il quadro delle criticità ambientali più urgenti in Toscana, al neo ministro dell'Ambiente Corrado Clini. L'incontro è avvenuto a margine del "VI Forum Risk Management in sanità" che si è svolto ad Arezzo.

«E' stato un incontro proficuo durante il quale il ministro ha prestato interesse e attenzione a tutte le questioni poste offrendo subito la sua disponibilità- ha dichiarato Bramerini- A seguito della necessità da me evidenziata di recuperare quel rapporto diretto tra ministro e assessori regionali che in questi anni è mancato, il ministro si è infatti impegnato a convocare a breve gli assessori regionali all'ambiente per un incontro collegiale».

Molti i temi portati all'attenzione del ministro, primo fra tutti quello della difesa del suolo, a partire dalla necessità di fare chiarezza sulle effettive risorse messe a disposizione dall'Accordo di programma Ministero - Regione del novembre 2010, per la programmazione e al finanziamento di interventi urgenti, considerando che sull'ulteriore cofinanziamento previsto incombono i tagli della Finanziaria, il che mette a repentaglio la realizzazione di parte degli interventi.

Bramerini ha poi "toccato" il tema della bonifica dei Siti di interesse nazionale (Sin). La Regione Toscana ritiene necessario chiudere l'accordo per il Sin di Livorno, e affrontare le criticità ancora aperte sugli altri Sin, in particolare a Massa Carrara, Piombino e Orbetello.

Altro tema affrontato è quello dei parchi dove l'assessore ha sottolineato l'importanza del rinnovo delle presidenze dei Parchi nazionali in scadenza, mentre per la tutela del Santuario dei cetacei, ha sollecitato l'attivazione di un Piano di gestione con il ripristino delle attività del Segretariato permanente.

Nel documento che è stato consegnato al ministro, Bramerini ha sottolineato anche l'esigenza di accelerare la costituzione dell'Agenzia nazionale per le risorse idriche «che risulta strategica per le competenze ed il ruolo che essa è chiamata a svolgere» e, come già evidenziato più volte nel passato, «la necessità che vengano stabiliti per legge i valori limite delle sostanze prodotte dallo sfruttamento geotermico attualmente non normate, come boro e ammoniaca, essendo questa una esclusiva competenza dello Stato».

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