[24/11/2011] News

Cambiamenti climatici: per molte aziende italiane è opportunità per fare business

Secondo il report "Accelerating Carbon Management through business as usual", del Carbon disclosure project (Cdp), un'organizzazione no profit che detiene il più grande database internazionale contenente le informazioni sulle politiche di gestione del climate change, i cambiamenti climatici sono un'opportunità di business per molte aziende italiane.

Il report, presentato a Milano e alla cui stesura ha collaborato Accenture (azienda di consulenza), analizza nel dettaglio le risposte di 35 tra le 100 più grandi aziende italiane per capitalizzazione di mercato quotate alla Borsa Italiana, in base a due parametri: la qualità delle informazioni utilizzate per divulgare in modo trasparente le politiche relative alle emissioni (disclosure) e la qualità delle iniziative finalizzate alla gestione del cambiamento climatico (performance).

In base ai risultati, pare che il cambiamento climatico sia una priorità nelle strategie di business delle aziende italiane: infatti l'82% delle aziende che ha partecipato al questionario 2011, ha risposto di aver incorporato il cambiamento climatico nella propria strategia, la maggioranza delle aziende italiane (il 67% del campione) è impegnata a definire ed implementare obiettivi e iniziative per la riduzione delle emissioni e il 91% delle aziende ha riferito inoltre di avere intrapreso programmi per la riduzione delle emissioni, rispetto all'86% del 2010 e al 50% del 2009.

Il "peso specifico" di questi programmi però non è totalmente misurabile visto che solo la metà delle iniziative è sostenuta da un'analisi finanziaria rigorosa, cosa che rende difficile valutarne l'impatto economico complessivo. Rimane inoltre il limite, al di la dell'attendibilità dei "certificatori", delle modalità di indagine effettuate attraverso questionari.

«Sebbene nel 2011 abbiamo assistito a un netto incremento (66%) del numero di aziende italiane che hanno reso note le proprie strategie sul cambiamento climatico e sulle emissioni di gas ad effetto serra attraverso il Cdp- ha dichiarato Diana Guzman, Southern Europe director, Carbon disclosure project- c'è ancora molto da fare per raggiungere la percentuale del 100% che ci piacerebbe registrare in Italia. La misurazione e la trasparenza portano a un carbon management migliore. Le aziende che si muovono in questa direzione stanno conquistando una posizione di leadership per la capacità di comprendere i rischi e le opportunità correlati al cambiamento climatico e di proteggersi in futuro dall'impatto di un'economia con risorse limitate».

Per quanto riguarda le classifiche "disclosure" e "performance", in merito alle azioni intraprese per contrastare il cambiamento climatico, la valutazione è stata eseguita da Kyoto Club sulla base di una metodologia sviluppata dal Cdp. Nell'indice Cdli (Carbon disclosure leadership index) ai primi posti troviamo Fiat, Enel e Terna mentre le performance migliori nell'indice Cpli (Carbon performance leadership index), che misura la qualità delle iniziative finalizzate alla gestione del cambiamento climatico, sono ancora ai vertici Fiat ed Enel.

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