[24/11/2011] News
Nei giorni 16 e 17 novembre si è tenuto nella città di Barcellona il terzo e ultimo appuntamento annuale di EuPR, l'associazione europea dei riciclatori di plastica. A pochi passi dal mare, la due giorni di incontri e gruppi di lavoro è servita ai più di 150 rappresentanti di imprese che si occupano del riciclo delle plastiche per fare il punto sulla situazione per quanto riguarda l'andamento del mercato e le prospettive future di un intero settore industriale. A rappresentare i raccoglitori, i riciclatori e i produttori di imballaggi di plastica LLDPE italiani il Direttore Generale del Consorzio CARPI Alfeo Mozzato.
Il consorzio in essere è stato l'unico rappresentante dei riciclatori indipendenti italiani durante l'evento. Per quanto riguarda il gruppo di lavoro LLDPE e film agricolo l'appuntamento ha registrato più di 52 presenti di 17 paesi diversi. Il presidente di sezione, dopo aver elencato le grandi capacità dimostrate dal comparto del riciclo di polietilene derivante da film agricolo ha sottolineato che i maggiori competitors rimangono i soggetti esportatori nei paesi extra europei. Due sembrano essere i motivi che avvantaggiano l'esportazione alla lavorazione in loco dei rifiuti: la bassa qualità del materiale richiesto dai paesi non membri e le diverse modalità di trasporto con le quali si effettuano i carichi di materiale destinato all'estero. Ciò causa una generalizzata minor quantità di rifiuti di LDPE da riciclare per le aziende europee. Nel riciclo di film derivanti da post consumo agricolo rimane la leadership della Spagna seguita da Italia e Germania. I gruppi di lavoro invece di HDPE e PP sono stati presieduti dal direttore Crepet di Sorema (il corrispondente del Corepla italiano) che ha sottolineato come i paesi europei leader nel riciclo del primo tipo di plastica rimangano sempre la Germania con il 48% di materiale riciclato sull'immesso a consumo, la Francia che si stabilizza attorno al 38% seguite da Polonia che si ferma al 10%.
Nel caso del PP, anche in questo caso a farla da padrona è sempre al Germania con il 33% di riciclato sull'immesso al consumo mentre il resto degli stati europei raggiunge a malapena il 13%. L'intero settore prevede ampi margini di miglioramento. Infine il gruppo di lavoro tenuto dall'imprenditore Michael Scriba, riguardante la produzione di manufatti con un misto di plastica definita comunemente "plastic mixed", ha denotato una generale assenza tra i presenti di riciclatori diretti di questo genere di plastica. D'altro canto massiccia è stata la presenza durante i due giorni di lavori di altri stakeholders interessati al settore. Le tre diverse sezioni di lavoro hanno colliso individuando tre strade da percorrere per far fronte al generale aumento dei prezzi a causa della scarsità di rifiuti di plastica riciclabili da trattare: una maggior promozione a livello comunicativo dell'intero settore, ricercare una sempre più efficace indipendenza energetica europea e approcciare con insistenza ad un minor utilizzo di fonti non rinnovabili durante il processo produttivo a favore dello sviluppo dell'economia verde.
The Plastics Recyclers Annual Meeting 2011 has been a successful event in gathering more than 150 plastics recyclers in Barcelona on the 16-17 November. This event organised with the theme "Recyclers' doors are opened for more recycling" demonstrated that the plastics recycling industry is eager to continue moving Europe towards a resource efficient society.