[25/11/2011] News

Nuovo massacro di globicefali nelle isole Faer Øer

Quando tre anni fa, il 20 novembre 2008, greenreport.it pubblicò, raccogliendo le segnalazioni e le proteste di numerosi lettori e di associazioni, l'articolo "Il massacro rituale di delfini fuori dalla storia e dall'Europa" (https://archivio.greenreport.it/web/archivio/show/id/16677), le foto della barbara agonia dei globicefali (Globicephala melas) scioccarono molti e servirono a dare maggior risalto alla campagna internazionale per fermare quel massacro rituale nelle isole Faer Øer, il remoto arcipelago semi-indipendente danese sperso nell'Atlantico, tra la Gran Bretagna, la Norvegia e l'Islanda.

Il governo di Tórshavn, la capitale dove vive più di un terzo della popolazione di questa regione autonoma che in tutto fa meno di 50.000 abitanti, si affrettò a dire che quelle foto erano vecchie e che il massacro delle "balene pilota" ormai era una consuetudine del passato e che si trattava di una campagna internazionale ambientalista per screditare  le Faer Øer e le loro tradizioni ancestrali.

A quanto pare non era vero: oggi l'agenzia ufficiale cinese Xinhua pubblica, sotto il titolo: «Danimarca, il massacro delle isole Faer Øer»,  alcune foto di Chinanews.com, ancora più crudeli e impressionanti, di una nuova mattanza di globicefali e spiega che «Le foto prese il 22 novembre 2011 mostrano i faeroresi che cercano di massacrare delle balene. Gli abitanti delle isole  Faer Øer hanno una tradizione che risale ai loro antenati, i vikinghi. Tutti gli anni, dal  IX secolo, si riuniscono per uccidere delle balene. L'obiettivo è quello di segnare il passaggio dei giovani uomini all'età adulta».

Come scrivevamo tre anni fa: «Una cosa è certo, davanti alle foto che giungono dalle Faer Øer l'Europa non può rimanere insensibile e continuare a misurare il tutto con un atteggiamento antropologico, i giovani maschi trovino un altro metodo meno cruento per affermare il loro ingresso nel mondo adulto, un modo che li riconcili, loro e la loro storia e tradizione, con i globicefali e con la natura aspra e meravigliosa delle loro isole».

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