
[28/11/2011] News toscana
L'assessore regionale all'urbanistica e al territorio Anna Marson ha incontrato il vice presidente della provincia di Grosseto Marco Sabatini, per fare il punto sul sistema portuale grossetano che necessita di pianificazione per migliorare la programmazione delle attività e chiarezza normativa sulle concessioni portuali per rendere sostenibile questo settore che è importante anche dal punto di vista economico.
«La costa della provincia di Grosseto è caratterizzata da un sistema complesso di porti, approdi e punti di ormeggio che rappresenta una formidabile opportunità per l'economia e l'occupazione, se valorizzato nel suo insieme in relazione alle specificità del patrimonio territoriale maremmano- ha dichiarato Marson -Un patrimonio, derivante da un particolare contesto territoriale e storico-sociale, dalle assolute potenzialità ancora però non del tutto valorizzate».
«E' evidente - ha aggiunto l'assessore - che l'economia del mare costituisce un elemento fondamentale per il modello di sviluppo economico della provincia di Grosseto, ma è purtroppo altrettanto evidente che tali potenzialità siano ancora frenate da poca chiarezza in materia di normativa sulle concessioni e, soprattutto, dall'assenza di una pianificazione che possa dare certezze a una più puntuale programmazione delle attività».
Durante l'incontro tra i due amministratori è emersa la necessità di una riorganizzazione integrata della filiera portuale, una sorta di rete dei porti che vada verso l'obiettivo di consolidare e dove possibile sviluppare, in modo coerente con il carattere dei luoghi, le diverse attività che gravitano intorno ai porti: pesca, diporto, interfaccia urbana del waterfront, ricettività, crocieristica, sport acquatici, turismo, cantieristica etc.
«La carenza di pianificazione negli ambiti portuali rappresenta una criticità per i nostri territori- ha sottolineato il vicepresidente della provincia- ed affrontare esclusivamente le situazione emergenziali rappresenta un approccio poco lungimirante che il sistema degli enti locali non può più permettersi. Per questo motivo abbiamo condiviso un percorso che, come richiesto sia dal PIT che dal PTC, elabori un quadro conoscitivo più attento della portualità provinciale e che assegni ad ogni porto della Maremma funzioni specifiche anche in relazione ai diversi contesti territoriali. Ciò tenendo conto di valutazioni sulla domanda effettiva, sulla sostenibilità del dimensionamento complessivo del sistema, sulle diverse compatibilità ambientali e paesaggistiche per verificare le opportunità legate alla riqualificazione delle infrastrutture per la nautica da diporto e il charter nautico» ha concluso Sabatini.